...e via discorrendo

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Le dita tra i capelli si arrestano nei nodi che faccio ai pensieri di volta in volta per non dimenticarli, per focalizzarli senza l'ansia del momento, senza l'affanno del quotidiano, senza l'inganno del supremo.Ci sarà una fiaccolata e ci si attende migliaia di persone che giungeranno qui spontaneamente da diversi capoluoghi di altrettanto diverse regioni.Le candele si scioglieranno lentamente, al buio della sera che lentamente volgerà alla fine in favore di una notte che non sarà uguale alle altre.Si scioglierà la cera e si scioglieranno i nodi, svaniranno i timori, le esperienze, le figuracce, le tensioni e guardando indietro avrò sempre un filo di nostalgia per quello che è stato, per quello che ho avuto, per quello che non ho saputo dare per orgoglio o per banale incapacità di donare un sorriso, un abbraccio.Ci sarà la fiaccolata questa sera e le luci saliranno al cielo a vincere le tenebre, almeno ci proveranno. Stanotte guarderò le facce, le espressioni, i bagliori degli occhi colorati dalle tremolanti fiamme della speranza.Gli ultimi saranno i primi, chiaro messaggio di speranza, un premio di consolazione per una vita spesa ad accantonare cartoni, a saldare senza protezioni, ad intonacare senza contratto e contributi, a mettere bottoni in una cantina sulle camicie made in cina fatte ad arzano, a lavar pentole, a rispondere ad un call center.Gli ultimi saranno i primi, a trapassare!Gli ultimi, un giorno dovranno alzare la testa e cominciare a contarsi. Sono tanti, e tanti ultimi messi insieme fanno una cosa che i primi temono, hanno un potere che i primi non possono cancellare. Peccato che i primi sanno sempre come confondere gli ultimi nel valzer delle vanità.