...e via discorrendo

A chi interessa il Tibet?


Come promesso ad un blogger che spero un giorno diventi Mooolto famoso, 
, adesso che nessuno ne parla più della questione TIBET, non per classificarmi come anticonformista, lo faccio io.Lo faccio prendendo spunto dall'articolo letto sul sito di repubblicaAllego parte di questo articolo:"BUCAREST -  Dopo il segnale lanciato ieri dall'Ucraina, il presidente americano George Bush apre il vertice Nato di Bucarest confermando la sua scelta politica, ma aprendo anche il fronte Afghanistan per chiedere più truppe e maggiore impegno agli alleati.Gli Usa vogliono che Ucraina e Georgia entrino al più presto nell'Alleanza. Anche se la Russia è contraria, anche se Putin e il nuovo presidente Medvedev considerano "uno schiaffo in faccia" un ulteriore allargamento, secondo il presidente americano una decisione favorevole a Kiev e Tbilisi "lancerebbe un segnale importante ai loro cittadini: se continuano sul sentiero della democrazia e delle riforme saranno benvenuti nelle istituzioni europee".
E' probabile che gli alleati Nato non concederanno a Ucraina e Georgia la clausola "MAP" per negoziare rapidamente un ingresso nella Nato.Ma Bush chiede allora di più per l'Afghanistan. Il presidente questa mattina ha ripetuto che "se non sconfiggiamo i terroristi in Afghanistan saremo costretti ad affrontarli sul nostro suolo. La Nato non può permettersi una sconfitta".IL MIO COMMENTO:Sono daccordo, questa volta non posso obiettare, la Nato non può permettersi una sconfitta in Afghanistan come non può permettersela in TIbet.Continuando la lettura dell'articolo viene fuori che la Francia, del platinatissimo presidente più attento alle cronache rosa che allo sfacielo della sua carriera politica, è pronta a mandare altri soldati in quella terra nota al mondo per l'oppio e per il petrolio. Ed in TIBET? Chi mandiamo in quella terra desolata, tanto desiderata dalla nazione carrarmato che con la sua potenza economica (la forza lavoro schiavizzata) sta divorando ogni tessuto economico e, prossimamente, sociale della vecchia europa? A chi interessa il TIBET? Ai puri di spirito, forse. Ai soliti sognatori, ai pacifisti convinti, a qualche premio nobel per la pace, a qualche cantante pseudo sociale, a quelli dei salottini caldi della televisione ma nella sostanza? Chi ha mosso un dito per evitare che centinaia di persone perdessero la vita solo perchè protestavano contro le ingerenze del governo cinese? NESSUNO! Le olimpiadi sono fuori da tutto questo marasma. Un momento di sport non può diventare il simbolo di una protesta. A chi gioverebbe il boicottaggio delle olimpiadi? Per colpire qualcuno bisogna farlo in modo diretto, in genere gli usa sanno come si fanno queste cose, è da loro che abbiamo imparato il termine EMBARGO. Come mai nessuno ha mai parlato di embargo dei prodotti cinesi? Semplice, siamo tutti ostaggi. La produzione mondiale è lì. La moda è lì, l'elettronica di consumo, quella hi-fi, il tessile, tutto. Allora cosa fare? Lo chiedo a voi, cosa fare? Incrociare le braccia mentre la CNN ci mostrerà in anteprima le ennesime immagini della disfatta dell'uomo, vittima del capitale, del denaro, dei soldi, del potere, del successo ad ogni costo?