...e via discorrendo

Domani


Appoggiò la testa sul cuscino, un gesto lento e risoluto, sentì il suono dei pensieri infranti e dei desideri assopiti, le urla dei sogni mai neppure sognati e le paure delle menzogne accantonate nel sottoscala della mente. Attese un pò prima di chiudere gli occhi, come ad esorcizzare l'istante, a volerlo registrare nel libro degli ospiti, nella pagine bianche della memoria. Posò lo sguardo sul quadro sulla parete a sud, quello dei marinai intenti a tirare in barca la rete presumibilmente carica di pesci. La sua vita è sempre stata carica di aspettative, disattese, purtroppo. Nel rivedere il mare pensò ai giorni, alle ore, agli infiniti istanti dilatati e sintetizzati infine in una parola, sale. Si, sale, perchè tutto, dopo il continuo agitare delle onde, delle maree, la battigia e le scogliere, fluttui infiniti di energia e di odori, si consuma restituendo ai posteri salsedine tra i capelli, sulle rughe e nei ricordi. Una lacrima solcò la guancia mentre sulle labbra si stagliò il termine dolore, quello provato nelle sere dopo le estenanti giornate di lavoro, quello profondo provato nel giorno dell'addio, un solco incolmabile tra i tessuti del cuore.