...e via discorrendo

C'era il sole


Non davi mai troppa importanza alle immagini nei tuoi discorsi, badavi alla sostanza, contava la punteggiatura, le pause tra le parole, tra i pensieri. Ricordo che amavi stare a parlare, anche ore, dei tuoi momenti felici, delle tante risate, e spesso mescolavi il vecchio ed il nuovo, non per un vizio di memoria, ma perchè ti piaceva immaginare cose non accadute, cose irrealizzate ma sbocciate da qualche parte nella tua testa, in qualche piega del tuo cuore. La luce amavi tenerla soffusa, giusto quel tanto che serviva per scorgere i turbamenti o le inflessioni piacevoli sul viso dei tuoi interlocutori. Li intrattenevi su quel divano tre posti, mi sforzo di ricordare il colore, forse era beige ma usavi ricoprirlo con un grane foulard damascato. La tua collezione di liquori e superalcolici era delle più raffinate. Si passava dai wysky più commerciali a quelli più blasonati, dai cognac ai brandy, passando per quelle marche facili e di uso più o meno comune, alle creme di wysky ed alle tante produzioni introvabili e ricercate. Spesso erano veri e propri souvenir di viaggi esotici, viaggi di lavoro e talvolta, te li concedevi, viaggi dello spirito. Non fraintendere, mi riferisco a quei viaggi che hai affrontato da solo, in assoluto rigore e per l'amore della scoperta, della ricerca dell'uomo. Hai viaggiato in aerei improvvisati, su barche da fiumi, su treni merci a gasolio fumanti come le ciminiere di londra nel boom dell'industria. Sulle pareti fanno bella mostra di se le foto dei cammelli che ti hanno trasportato nel deserto del sahara, la tua preda ed il tuo fucile in uno scatto in kenya. Ancora uno scatto, di tutt'altro genere, ti ritrae in maschera e boccaglio mentre gofi la vista della barriera corallina. Hai tanto da raccontare e sei un maestro nell'intrattenere i tuoi ospiti, affascinati più dal tuo modo di esternare che da quello che esterni. Sei attore della tua vita...