Post n°1150 pubblicato il
28 Giugno 2014 da
sognodiluce0
Avevi gli occhi della primavera
chiari e ridenti come una carezza
di luce viva,nell'attimo tremulo in cui
il vento scivola lieve su nuvole ondeggianti
annullando nel suo transito fugace
flauti di silenzio tra alcove d'ombre amiche
E mani tenere per accarezzarmi il cuore
quando la tristezza spremeva stille di dolore
gocciando il suo acre umore di sogni sparsi
nel nulla gremito di stelle fredde e bianche
Vedrai mi dicevi con voce dolce e suadente
anche per te nascerà il sole e si perderà il buio
oltre l'orizzonte,portandosi via affanni e amarezze
dentro il tremore esile della nebbia mattuttina
Avevi sul volto l'espressione antica
figlia di un'era calma e silenziosa
che brucia dubbi con l'intimo ardore
di un puro amore sprigionato da un soave
petto,cosi profondo,cosi sincero
cosi incantato da edificare il più vivido
splendore nel buio del mio inferno
"Piccolo fiore mi sussurravi piano
quando la notte accendeva il nulla
dei suoi tremuli bagliori e il tuo sorriso
trasparente e roseo scaldava il gelo
del mio spirito fiaccato
Avevi un' aria si eterea e delicata
come di rosa spenta che il tramonto
indora,lambendone tenero i fragili petali
e ti rivedo ancora tra i nembi di mezzasera
intenta a canticchiarmi piano vecchie canzoni
per farmi addormentare
fatta di vento,fatta di vuoto,nell'ultimo raggio
del giorno che scompare portandoti via lentamente
tra le onde del mare,mentre la luna appena sorta
culla nell'alma il tuo ricordo,Madre!...
Sospeso e raddolcito
dal tempo che non torna
Carolina Parrilla
a mia madre che è in cielo
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il 21/04/2014 alle 23:27
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