Vita Amore e Destino

COMINICATO STAMPA


Il regista Carlo Fumo e la sua “Opera Prima”  il film Vita, Amore e Destino. Per chi non sa, trovandosi di fronte a loro per la prima volta, queste sono soltanto tre parole, tre concetti, o semplicemente il titolo di un film. Ma non è così, dietro quelle parole si nascondono il duro lavoro, la determinazione, la fatica, la tenacia, la volontà e la passione di chi ha creduto nei propri sogni.Ma non bisogna avere fretta; cominciamo dal principio, “Niente di grande è stato fatto al mondo senza il contributo della passione”Tempo fa, nel 2004, Carlo, allora quasi diciottenne, raccontò il suo sogno. Aveva un'idea in mente e disse che voleva farci un film. La  trama, rivelava che non si trattava di una semplice idea, bensì di una vera e propria storia articolata, ricca di particolari, il cui contenuto aveva un'imponenza che andava ben oltre i canoni del pensiero adolescenziale. La sua grandezza d'animo era da ammirare.La storia principale, ambientata prevalentemente nella città di Torino, oggi definibile a pieno titolo multietnica, perché spesso sfondo di problematiche connesse all’immigrazione e all’integrazione culturale e socioeconomica, faceva da cornice a tante altre realtà che, pur non venendo sviluppate del tutto, erano di carattere incisivo perché sempre attuali: la fuga, l’abbandono dei propri cari, la disoccupazione, il disorientamento, la guerra, la morte, la vita, l’amore e il destino. All'epoca, nonostante tutta quella buona volontà, nessuno avrebbe creduto che un “ragazzino” potesse così facilmente raggiungere una simile meta, ma spesso le grandi imprese nascono da piccole opportunità. Da allora, sono passati ormai più di tre anni, durante i quali, il giovane regista salernitano, recatosi a Torino per avviare ufficialmente la propria carriera cinematografica, supportato dalla co-produzione e dall’appoggio logistico e promozionale dell’ associazione cinematografica locale “ Free Mind Production”, si è formato, ha lavorato sodo, sfruttando al meglio le proprie capacità e cercando di esaltare quelle di chi gli stava accanto. Alle spalle della tanto attesa realizzazione del lungometraggio, è stato condotto un lungo lavoro, già di per sé faticoso e nonostante tutto ostacolato da alcuni incidenti di percorso, che hanno portato alla crescita personale, ma soprattutto professionale dell’ormai ventenne neoregista. Niente è riuscito a fermarlo. La sua tenacia, la sua volontà, ma soprattutto il forte desiderio di realizzare il suo sogno, gli hanno dato la forza di dimostrare a tutti ma soprattutto a se stesso il suo valore.“Vita, Amore e Destino", è la storia di un giovane profugo della ex-jugoslavia, che il destino ha portato in Italia. Approdato da clandestino sulle coste italiane, le vicende della vita portano il ragazzo a Torino, Alla ricerca del padre. Anni dopo, diventato ormai adulto, il giovane sarà protagonista di un'intricata  e struggente storia d'amore. Una trama toccante, girata tra Torino, Mole Antonelliana, parco del Valentino,  piazza Vittorio, piazza Castello, via Roma, via Pò, via Pietro Micca, Porta Palazzo, ecc. i vari luoghi più importanti che ospitano le riprese,e Salerno proprio a voler ripercorrere le traccie di quella terra meravigliosa che ha visto sbocciare il talento del regista. Novantacinque minuti di girato da non perdere perchè la passione che rivive nelle immagini è quella con cui un giovane diciannovenne ha realizzato il suo sogno di diventare regista.Infatti uno dei sogni più frequenti degli adolescenti è quello di avere un grande avvenire da stella del cinema. Al contrario, è difficile conoscere un giovane che abbia come desiderio più grande quello di stare non davanti, ma dietro la macchina da presa. Incontrare gente come Carlo Fumo è difficile come imbattersi in un bambino che, quando gioca a pallone nel cortile di casa, sceglie il ruolo di portiere metre tutti gli altri vogliono stare in attacco. Coloro che hanno collaborato con lui in questa “impresa”, hanno infatti commentato così:“Carlo mi ha subito convinto. Ha fatto molti sacrifici che sicuramente, saranno risarciti da una buona dose di successo.” ( Danilo Autero ) attore in Vivere interpretando il “Principe Amir” e tra i protagonisti di Grandi Domani su Canale 5. Nel film interpreta  “ Il commesso del negozio di orologi”.“ Un film romantico, che piace ai ragazzi della mia età. È stato semplice girare le scene. Il regista è giovane e a quest’età dobbiamo tutti darci un po’ una mano ”( Giorgia Gianetiempo, 10 anni.  Piccola e famosa attrice in Gente di Mare, Mater Natura, Un medico in famiglia, Rome. Nel film interpreta “Giorgia la figlia di Stefano Liberisky ”.“ Essendo stato il suo insegnante da quando aveva 16 anni, l’ho visto crescere superando di molto le aspettative. La sua opera è sorprendente, proprio come lui. Ho accettato la parte pur essendo a Low – Budget perché è un bel film e perché Carlo è un ragazzo credibile che merita credibilità.” ( Davide Nicora ) attore in Vita Coi Figli, Miliardi, Vento di Ponente, Cuori Rubati, Donne, Incantesimo 6. Nel film interpreta il “Magistrato Aosta”“ Siamo tutti giovani che rincorrono un grande sogno. Non facciamo nulla di male; allora perché smettere di crederci?.” ( Mario Giordano ) attore protagonista del film “Certi Bambini” interpretando “Brasile”, Fiction TV “La Squadra” su RAI 3. Nel film interpreta “ Stefano Liberisky da piccolo”.“ Per la sua età è riuscito a realizzare qualcosa di straordinario con l’aiuto di pochi e per me è un onore essere tra questi”. ( Alfonso Bello ) Protagonista del fotoromanzo “Grand Hotel”, Partecipazione a Domenica In RAI 1 tra i ragazzi di Mara, Film Natale a Miami. Nel film interpreta “ Zio Josef ”.“ Lavoro nel mondo dello spettacolo da più di vent’anni e di giovani con le capacità e la passione di Carlo Fumo c’è ne sono ben pochi. È per questo che va sostenuto e non ostacolato. Credo in lui e credo nel suo film.” ( Tony Palma )  attore in “La Squadra” su RAI 3. Nel film interpreta “Il proprietario della fabbrica”“La troupe e il regista Carlo Fumo sono stati capaci di farmi sentire a mio agio in pochi istanti, dotati di grandissima professionalità.Era la mia prima esperienza  cinematografica” ( Renato Celli ) partecipante al Grande Fratello 4 su Canale 5. Nel film interpreta “Il Commissario Fini “. “ Ho avuto modo di apprezzarlo e sono sicuro che con il suo film si apriranno le porte del successo.” (Luca Ward ) Torino, Luglio 2005" Ha realizzato un progetto importante ad un età importante, farà sicuramente molta strada" ( Riccardo Scamarcio ) Salerno, aprile 2006E nessuno mai, più di coloro che gli sono stati accanto, che hanno collaborato con lui, che hanno quindi, in qualche modo, se pur marginalmente, partecipato e assistito alla nascita della sua creazione, saprà quantificare i sacrifici fatti. Si consideri, a questo proposito, che Carlo ha dovuto muovere i suoi primi passi da solo,  con dei mezzi limitati e senza l’aiuto dei “grandi” dello spettacolo, ottenendo in ogni caso, risultati importanti, quali il sostegno, il patrocinio morale, e le autorizzazioni da parte dei vari Enti Comunali, Provinciali e Regionali per girare le scene del film. “Nella vita bisogna fare delle scelte, ognuno farà la propria, l’importante è crederci, credere nel futuro” sostiene Carlo Fumo, e aggiunge “In questo mondo, sono entrato da una porta secondaria e mi sono fatto strada da solo”.Quanti giorni trascorsi a segnare appuntamenti, ad organizzare provini prima, e a valutarli poi; e quante notti insonni trascorse in attesa , al telefono, nello studio, a progettare, a buttar giù dialoghi, adattare le scene, trovare gli interpreti giusti, che meglio si identificassero con l’essenza dei personaggi.Un’esperienza che l’ha visto affrontare e superare non pochi ostacoli, (come dimostra la realizzazione del lungometraggio) ,districarsi nel migliore dei modi, tra la diffidenza di tutti. Bisogna dare fiducia al giovane Carlo Fumo, riconoscendo in lui, doti di tenacia e grande passione per l’arte, accompagnate da capacità superiori dell’età anagrafica”dichiara il giornalista Nicola Castorino. Ammette anche che “le difficoltà e gli errori  non si sono fatti attendere ma che, in ogni caso, l’intraprendente regista ha dimostrato di essere sempre all’altezza della situazione” e ancora, “Quando la parola “FINE” ha chiuso le scene di “Vita, Amore e Destino”, tutti abbiamo avuto la soddisfazione di averne scritto la parola “INIZIO”.”Insomma, Carlo si è dato un gran da fare, e  parlando ancora una volta del futuro, ha detto: “ Tutto si può fare, basta volerlo!”. Ecco, questo è da considerarsi un pò come il suo motto, il suo “grido di battaglia”, ma cosa più importante, queste poche parole, decise, vibranti, svelano in pieno il suo segreto: lui ci ha creduto, ha creduto nei suoi sogni e c’è l’ha fatta. Poi aggiunge “E’ stata una pazzia, ma lo rifarei altre cento volte. È stata dura, durissima, ma sono del parere che ogni volta che si cade bisogna rialzarsi sempre. Nulla è impossibile, l’importante è crederci, crederci davvero”. Successivamente, ha ricevuto un premio anche nel suo paese d’origine , dal presidente onorario della Pro Loco, e a nome di tutti i cittadini di Colliano.  “È  stata un’esperienza tanto dura quanto bellissima”, ha esordito una volta giunto sul palco, “ In molti si sono divertiti a “chiacchierare” e accumulare malignità su malignità nei miei confronti, ma è anche grazie a loro che sono andato avanti, perché le chiacchiere volano e voleranno sempre, ma i fatti restano, e si vedono!”. Però bisogna dire che, parlando di premi, lui non ne ha soltato ricevuti, ma ne ha anche consegnati alcuni in segno di gratitudine.A pochi giorni di distanza infatti, ha consegnato un premio alla “Torino-Piemonte Film Commission”, un’organizzazione fondata e sostenuta  dal Comune Torino e dalla Regione Piemonte, per l’impegno e il sostegno del film. Il secondo premio invece, lo  consegnerà, direttamente al sindaco Chiamparino, dettosi curioso di visionare l’anteprima del film, anche questa volta per il sostegno ricevuto sia dal Comune  sia dalla Regione Piemonte che hanno patrocinato il film. Il sindaco si è detto lusingato della decisione di una produzione del sud, di realizzare un lungometraggio nella sua città; soprattutto dopo aver appreso che si trattava di “un’opera di alto interesse storico-culturale, di esempio per tutti, trattando argomenti e problematiche di grande attualità”, dichiarandosi inoltre stupito delle conoscenze del ventenne neoregista.Questa esperienza, alla fine, ha dato modo a Carlo di approfondire la conoscenza con molti personaggi di rilievo nel mondo dello spettacolo, con i quali ha potuto confrontarsi, ma soprattutto lo ha messo in contatto con altri giovani che come lui avevano dei sogni e una forte intraprendenza.Ora quindi, non resta che aspettare l’uscita della concretizzazione di quel sogno, augurandosi semplicemente una buona visione perchè come diceva Virgilio “ Vince solo chi è convinto di poterlo fare”. La sonora  Dolby Surround è stata curata da Giovanni Adami mentre la  parte musicale è stata curata dal Maestro Michele Carasia, che  ha composto le musiche e gli arrangiamenti del film. Inoltre è presente il brano “ perché stare con te ” di Luca Tartaglia e il brano inedito “Non darmi più parole” dei DEVON REX oltre a 4 inediti degli 089 di Salerno. I brani Tribal House sono stati composti dal Dj Kennet Rossetti.Il film sarà presentato in anteprima nazionale il 05 Aprile 2007 a Torino presso la Rassegna Cinematografica “Immigrati fra pregiudizio e integrazione” organizzata del Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione della Guerra dei Diritti e della Libertà e dall’Archivio Nazionale Cinematografico Della Resistenza. Successivamente sarà presentato in anteprima mondiale al cine-teatro Augusteo di Salerno, dal 15 giugno 2007 Proiezione D’Onore alla 2° edizione del Junior Film Festival, e dal 23 al 28 ottobre 2007 Proiezione al Premio Roberto Rossellini.  In fine sarà distribuito in DVD e via cavo/etere in tutto il mondo, tradotto in 7 lingue.  Parte del ricavato verrà devoluto in beneficenza Verrà  trasmesso su di una Tv Nazionale.L’Ufficio Stampa - Valentina Delle Cave