La Vita e La Morte

Post N° 51


Stanotte ripiombo nella condanna del mio destino, stanotte vince la Morte e mi trascina con se nell'oblio della sconfinata solitudine, sento le sue unghie conficcarsi nella carne mentre si ciba di quel che resta del mio cuore. Non ho più fiato, l'alcol di questa bottiglia mi ingozza la vista, ottundimento di sensi, tremori fini agli arti, ricordi di passato, distruzione di presente, non comprensione dell'atto, lenti battiti agonici nell'inesistenza del colore di Dio, crollo in lenzuola gialle sporcate di sangue.
Verrà la morte e avrà i tuoi occhi-questa morte che ci accompagnadal mattino alla sera, insonne,sorda, come un vecchio rimorsoo un vizio assurdo. I tuoi occhisaranno una vana parola,un grido taciuto, un silenzio.Così li vedi ogni mattinaquando su te sola ti pieghinello specchio. O cara speranza,quel giorno sapremo anche noiche sei la vita e sei il nullaPer tutti la morte ha uno sguardo.Verrà la morte e avrà i tuoi occhi.Sarà come smettere un vizio,come vedere nello specchioriemergere un viso morto,come ascoltare un labbro chiuso.Scenderemo nel gorgo muti.C.Pavese