La Vita e La Morte

Lettera alla Morte.


Soffio di Morte, leggero, mi accarezzi,ieri hai fatto tuoi gli occhi di un padre inanimato.Rubi gli amori, usi tarli fetidi che si innestano in menti fragili per comandarli dove tu vuoi,non poni limiti alla sofferenza altrui beffeggiandoti dell’agonia e godendo del sapore di sangue.Mi svegli di notte per portarmi via tutto,ti riconosco il potere di rompere due cerchi intrecciati,ti riconosco il potere di far esplodere un mappamondo trasparente,il mio.Non ti basta mai, prendi i miei viaggi ed i miei sogni,rubi il mio seme ed ingoiandolo lo trasformi in nulla,fai tuo il mio sonno privandomene, sei leucemia, vuoi impedire la rigenerazione del mio midollo. Forza che abbaglia sento la tua ferocia per le vite che ti ho strappato di mano.Puttana,vuoi trasformarmi la mente in madre d’aceto, rigagnolo di passioni lacerate, oblio di ricordi ignavi.Tutto quanto mi hai preso era mio, era puro ed io lo amavo capito? ERA MIO!Non dovevi, …non dovevi farmi questo……la mia vendetta sarà tremenda…appena ritornerò a respirare.