La Vita e La Morte

E divenne cattivo.


Ogni giorno, con inesorabile costanza, il suo passato gli macellava il presente , con ineluttabile veemenza, cilicio di mente e carne. io ti condanno alla non vita. Si stava spegnendo, piano…, la sua luce era sempre più fioca, i colori più scuri, bradicardia, il buio lo ottenebrava nel ricordo dei ciliegi.  Freddo…estremità violacee in occhi senza Dio, Casta Diva nelle membra cerebrali, nervino sanguigno. Decise. E fu notte,ed uccise l’Io buono.E la bontà divenne cattiveria, l’amore odio, le lacrime grida,i sogni tramutarono in incubi ed il calore ghiacciò. Mortificato, sopravvisse.