La Vita e La Morte

Baciata.


Sveglio classista pulito superbo massimalista, Intelligente nero, confusionario veloce vero, Benestante autoritario incostante buono elitario, Profondo ascoltatore, sborone agnostico smantellatore, Come un animato cartone, monto e disfo prova a farmi cambiare opinione, Presente viaggiatore poca modestia e sogni da sognatore, Impaziente e puntuale due nonni sottotenente e generale,  Furioso di poche virtù garante, fiero testardo ottimo amante, in movimento lucido e acceso ma in solitudine spento e viso teso, alle spalle ferito quando m’illudevo di voler seguir quel dito, rialzato disilluso ridicolo zoppo confuso; Mesi d’inverno con centinaia di mandorle calde gusto inferno; Viso rigato e contorto ricevetti un nuovo battesimo acqua pulita quel giorno all’aeroporto, la mia vita come paradossale ma non potrei respirare se l’oceano non sapesse sale, Asciugarsi dall’umidità mentre veloce cammini come bimbo in una folle città, stendere le ossa al sole sputare nella fossa e piantare dieci agosto viole, grazie per tutto quello che sono e per tutto quello che ho, sono fortunato e forse in vero, ancora non lo so.