La Vita e La Morte

Preghiera di Natale.


Che la Morte stia fuori dalla mia porta e da quella della mia famiglia, che non si poggi ancora sul mio cuore passando dagli occhi. “Che le ferite di ieri possano smettere di sanguinare”.Che quella coccinella rossa e nera possa vedermi oggi ed accompagnarmi a capelli bianchi e fragili.Che possa dimenticare  il male delle persone e portare con me solo il ricordo dei ciliegi in fiore.Che Lei un giorno possa trovare il perché della morte del suo primo ed unico vissuto maiuscolo riiniziando a vivere come sognava la bambina imbronciata seduta in un candido vestito bianco.Che non porti mai nella mia famiglia la sofferenza e le spine d’inferno che ogni giorno vedo e vedrò.Che il silenzio d’ora d’ogni giorno possa un giorno trasformarsi in fragoroso baccano di bimbi disordinati.Che possa vederla un giorno danzare mandolino avvolta da una lunga gonna bianca sulle spiagge di Grecia.Che possa toccare presto la terra d’Africa, che non dia mai fine al crescere dei miei occhi.Che il tumore la lasci in pace perché ha ancora troppo da dare.Che quel cerotto sul piede possa curarle lo sguardo con sui si volge alla vita.Che lui si renda conto di quello che sta facendo a sua moglie ed ai suoi figli, che cambi , perché è brutto farsi pena da vecchi.Che questa casa rossa possa uccidere gli scheletri di cent’anni in due.Che possa vivere con fierezza alla luce del sole.Che quelle 23 persone al tavolo rosso e d’oro possano essere per sempre benedette.Che possa un giorno vedere un viso rosa e castano addormentarsi la vigilia con la stessa purezza che era mia tanti anni fa.Che sia io l’artefice del mio destino, che la mano con la quale tra 50 anni stringerò un bastone sia ferma e decisa, vissuta e lavata dal sangue, viva in ogni cellula, saggia nelle vene e pulita in globuli stretti  a boccate di ossigeno puro.Amen.