IL MARE..LA LIBERTA'

ORRORI DA SPIAGGIA


Brutte abitudini tutte italiane: spidocchiare e schiacciare i punti neri del partner, ascoltare la musica al massimo, raccontare i fatti propri (o altrui) ad alta voce, insabbiare i vicini di ombrellone. Una petizione per avere spiagge "sostenibili" L’estate è alle porte, le partenze per le agognate (mai come dopo quest'inverno così interminabile e freddo) vacanze sempre più vicine. E la felicità per quei 7-15-20 giorni sudati impagabile. Ma per chi non ha la fortuna e il portafoglio per andare a spalmarsi in qualche atollo esotico e solitario e deve fare i conti con spiagge inevitabilmente affollate e gettonate, un nemico è in agguato. La brutta abitudine tutta italiana di pensare che la spiaggia sia il salotto o il bagno di casa propria. Dimenticandosi che intorno ci sono decine di estranei che non hanno voglia di sapere i fatti degli altri né di assistere a operazioni di pulizia. Di seguito una lista di tutte le cose odiose di cui siamo vittime o carnefici al mare. Affinché le spiagge possano diventare più vivibili per tutti1- SPIDOCCHIARSI: Evitate di spulciare il compagno, alla ricerca di pidocchi, microrganismi, parassiti di varia natura. Buttatevi in acqua che ci pensa il mare a lavare i panni sporchi2- SCHIACCIARE I PUNTI NERI : Ancora peggio del primo punto, l’abitudine di improvvisarsi estetista e fare faccia pulita del proprio partner. Con tanto (accade anche questo, ahimé) di urletti di dolore del poveraccio. Ci sono mille posti più appropriati e discreti per farlo: il bagno o la camera da letto di casa propria, le cabine o, come cantava la Bertè, "in alto mare". Affittatevi un pedalò e andatelo a fare lontano mille miglia dalla costa.3- DEPILARSI. Ultimo vizietto della categoria "restauro da spiaggia" discutibile ma molto diffuso: rasoi alla mano, i litorali diventano spesso luoghi di cerette fai da te . Non è carino, soprattutto quando si esce dal mare e ci si trova davanti qualche signora a gambe gentilmente divaricate, concentrata nell’operazione. Se non si ha il tempo di farlo dal’estetista, o la sera prima a casa, chiudetevi in macchina e fatelo in privato. Se poi serrate i finestrini e vi mettete sotto il sole verso mezzogiorno, capace che i peli alzino bandiera bianca e cadano da soli4- ASCOLTARE LA MUSICA A TUTTO VOLUME Fortunatamente da quando hanno inventato ipod e affini, l’abitudine tamarra dI arrivare in spiaggia con la radiolona anni '80 e sparare a tutto volume l’ultima compilation del festivalbaR è caduta in disuso. Soprattutto se si tratta di singoli o coppie. Ma se capita la sfortuna di finire vicini al gruppetto di amici in odore di festa, è finita. Tocca sorbirsi tutte le classifiche di Radio-solo-musica-italiana, se va bene, o Radio "tamarra", se dice sfiga. Una prece: pensate sempre a quello che darebbe fastidio a voi, se cercate pace e tranquillità, e ricordatevi che la vostra libertà finsice dove comincia l’udito degli altri5- GIOCARE A CALCIO D'accordo che siamo un popolo di navigatori, santi e... calciatori, va bene che questo è l’anno dei mondiali, ma non si può pensare di essere tutti Totti ed esibire la propria abilità calcistica in due metri per due, usando come confini del campo improvvisato gli asciugamani del vicino. Che se ha scelto la riviera ligure o romagnola anziché Salsomaggiore, è perché non ha intenzione di farsi le sabbiature. Né tantomeno di rischiare un trauma cranico ogni volta che voi dovete mostrare al pubblico come vi riesce bene il cucchiaio stile "pupone"6- RACCONTARE I FATTI PROPRI AD ALTA VOCE Come dicevamo, la vostra libertà finisce dove comincia quella degli altri. Che solitamente non sognano di venire a conoscenza dell’albero genealogico di amici conoscenti. Né sapere di corna, litigi, matrimoni, filiazioni e lutti di tutto il parentado. Di norma, si viene al mare per cercare pace e relax, non colmare le lacune in materia: "cavolacci altrui". Mi direte che c’è pure chi invece si diverte assai ad ascoltare i fatti degli altri, e magari zittisce il compagno che vorrebbe parlare di rapporto di coppia pur di sapere quanta peperonata vogliono cucinare la sera i propri vicini di ombrellone. Ma è ancora peggio: non sapete quante relazioni sono finite proprio per questo motivo. Fatelo per il benessere famigliare degli italiani: parlate a bassa voce. O non parlate proprio, fatevi cullare dalla sciabordio delle acque.7- TENERE IL VOLUME DEL CELLULARE AL MASSIMO Anche se avete speso le ultime energie per avere sul telefonino la suoneria più originale e all’avanguardia, e non potete rischiare di perdere la telefonata del migliore amico che vi deve dare la "punta" per l'aperitivo, non dovete farlo sapere a tutta la costa. Una bella vibrazione sarebbe più appropriata, se poi riusciste a spegarlo ancora meglio. È coì bello, ogni tanto dimenticarsi e farsi dimenticare dal mondo…8- LANCIARE GAVETTONI ALLA RINFUSA Se proprio dovete, fatelo con moderazione: evitate gli tsunami che coinvolgono l’intera spiaggia, con conseguente congestione di chi aveva appena mangiato un gelato o infarto di chi si era assopito9- BERE E MANGIARE DA CAFONI Passi che c’è chi ama portarsi il frigo bar da casa e l’intera dispensa e per non spendere quei 10 euri al bar o non mangiare sol frutta (sia mai) deve avere appresso la lasagna, le cotolette e la peperonata. Accompagnati dalle bibite più gassate del mondo. Ma almeno mangiate con discrezione, senza sputare i semi del cocomero in faccia al vicino o ruttare in modo sconsiderato. Perché a quel punto, tra i due mali è forse farsi assordare da Radio Tamarra