Vita normale

...Sempre peggio!


Alle medie non fu diverso, anzi: posso assicurare che furono tre anni d'inferno... la maggior parte dei miei compagni mi odiava e io odiavo loro. Non avevo amici e nonostante la mia voglia di farmene non riuscivo ad entrare in sintonia con loro. Invidiavo e al contempo detestavo quelle ragazze che, al contrario di me, risultavano delle vincenti. Sempre sulla cresta dell'onda, sempre in prima fila. Brave, belle, venerate e ben volute da tutti. Avrei voluto almeno una parte di quella celebrità che avevano loro, almeno per una volta, per sentimi speciale, apprezzata ma soprattutto per sentirmi accettata... Invece era tutto il contrario, più lo desideravo, più questa speranza sfumava nell'ennesima delusione della vita. I ragazzini a quell'età sono cattivi, perfidi, spietati. Quando sei ragazzino non esiste il bene e il male ma solo l'istinto di sopravvivenza: il più forte è quello che sopravvive e diventa il capobranco, e la mia fragilità interiore era troppo elevata per poter lottare. Non sapevo ancora quanto l'essere respinti e pugnalati, può in qualche modo diventare un incentivo per forgiare l'arma che ti aiuterà a lottare nella vita: IL CARATTERE. A quell'età ti senti respinto e pensi solo ad una cosa: "VORREI NON ESSERE MAI NATA!!!!!!!"