Vita normale

Gli anni alle superiori...


E poi vennero gli anni delle scuole superiori...Mi si era presentata l'occasione non solo di continuare gli studi, ma di cambiare totalmente me stessa... Andavo a scuola a 20km dal paesello in cui vivevo, dove nessuno mi conosceva e dove nessuno poteva criticarmi. Questo mi dava forza. L'idea che mi si era presentata l'occasione di voltare pagina dando un senso alla mia via mi rassicurava. L'insicurezza a poco a poco svaniva nel vedere che ero ben accetta non dalle "fighette della classe" come tutte le ragazzine puntavano, ma dalle sbandate, le ribelli, le disagiate... Con loro mi ci trovavo, perchè sapevo che non criticavano le mie stranezze, anzi... Capii che se la gente mi considerava pazza forse era meglio non prendersela, ma approfittare della cosa e comportarmi come tale: solo chi avrebbe meritato davvero sarebbe riuscito a sopportare la mia irrequietudine, e ciò mi avrebbe fatto capire quali erano le vere persone da tenere in considerazione.Era il periodo dei piercing al naso e delle orecchie bucate... non un orecchino ma innumerevoli, e io andavo in terza superiore. Dissi a mia mamma che non tornavo da scuola perchè dovevo fare i corsi di latino e finii in giro per la città al cazzeggio totale dopo che mi ero bucata il naso. Incredibile quanto le piccole cose, da adolescente possono soddisfare il bisogno di ribellione e indipendenza che a quell'età ogni ragazzo sente.Quello a cui non pensi è la conseguenza delle azioni che fai... Tornata a casa i miei si incazzarono, ma poi gli passò... Ricordo gli anni delle superiori come i più spensierati: manifestazioni in piazza, autogestioni a scuola e la convinzione di avere in mano la vita!