Vita normale

Cuore infranto...


Se è vero che gli ostacoli della vita rinforzano il carattere, il mio deve essere una roccia.... 
Passò un anno da quello spiacevole evento che ovviamente non raccontai a nessuno, nemmeno ai miei famigliari. Preferii tenerlo per me,piano piano somatizzare e cercare di dimenticare più dettagli possibili. Avevo paura che qualcuno,in qualche modo, potesse giudicarmi, darmi della stupida solo perché mi ero fatta fregare...e poi, che dire, quel che è stato è stato e non si cambia, parlarne sarebbe solo servito a rimuginare i dispiaceri. Continuai a frequentare l'ambiente delle moto, tanti amici, ma l'amore niente... fino al giorno in cui grazie ad un amico in comune un ragazzo ebbe il mio numero... Iniziammo a sentirci, a parlare, a messaggiare: era splendido, gentile, e mi riempiva di attenzioni. Io però ai tempi avevo il terrore di legarmi ad una persona, avevo paura di essere nuovamente fregata. Lui conviveva, voleva un'avventura.... faceva al caso mio... Questa volta ero io a rivestire la parte della stronza e mi usciva benissimo.... Il problema è fare i conti col cuore... I sentimenti non li puoi comandare, da cosa nasce cosa e mi ritrovai ad innamorarmi di lui.... Passammo cinque anni insieme, e per cinque anni vissi in una situazione di estrema follia.Accettavo i suoi rifiuti quando c'era lei, mentivo ai miei genitori per coprirlo, evitavo i luoghi che frequentava lui, ci nascondevamo da tutto.... Come ho fatto a ridurmi così per cinque anni proprio non lo so.... Amore? No, masochismo estremo!!! Una donna non dovrebbe mai scendere a certi compromessi, ora l'ho capito! Crebbi, e imparai a mie spese la lezione: iniziai ad aprire gli occhi e notare che non tutto era così meraviglioso,soprattutto lui: la tipa con cui conviveva era qualche anno che l'aveva lasciato e la sua era solo una scusante per essere libero.Le parole, i bei discorsi,i regali,erano lo zuccherino che mi dava per tenermi buona, in caso avesse voglia. E io non ero la sola che ero caduta nella sua trappola: altre quattro ragazze avevano per sola testa per lui, e tutte quattro erano solo oggetti del suo perverso desiderio... Eravamo solo buone per essere portate a letto quando lui voleva. La cosa assurda è che non fui capace di mandarlo al diavolo subito,ma volli parlargli. Chiesi spiegazioni e gli offrii la possibilità di trovare una soluzione. Stupida! Stupida! Stupida!Non riconobbe il suo errore, per lui non era un errore, e quando le sue amichette scoprirono della tresca che aveva con me, lui si giustificò dicendo che ero solo una storiella durata qualche mese... Il ricordo di cinque anni di frequentazione si ruppe come cristallo. 
Iniziai a pensare che il grande sentimento chiamato amore non esiste e non esisterà mai, che il legame tra due persone sia basato solo sulla sopportazione col puro scopo di avere qualcuno di fisso per soddisfare i propri bisogni terreni...