Vita normale

Sesso e libertà...


Mi rinchiusi per la maggior parte in casa, come volessi separarmi dal resto del mondo... mi sentivo debole e insicura e avevo bisogno di dimenticare ciò che in questi anni avevo passato. Nessun bel ricordo che conservo nella mia mente non è associato a qualche perdita o evento particolarmente deprimente che poi ho dovuto subirmi...Nelle chat invece ero diversa. On line vieni a creare un alter ego che sei tu a scegliere e la gente ti vede come vuoi essere vista.
Ho imparato alcune cose per quanto riguarda le persone che si celano dietro una chat room:non esistono ne principi ne principesse, tutti cercano una sola e solo quella...ci sono due generi di persone: i belli e gli sfigati... i primi ti vogliono solo scopare, i   secondi non si sono ancora resi conto del punto menzionato sopra e cercano l'anima gemella.mai fidarsi delle persone che si celano in rete, soprattutto se troppo complimentosi e onesti... sono solo falsiOvviamente tutte cose scontate ma sempre da tener presente... Presto mi coinvolsi a tal punto da diventare quasi dipendente e non riuscire più a scambiare la vita reale con quella della chat. Non era più un gioco com'era iniziato, ne ero stata risucchiata. Avevo iniziato come un modo per comunicare, promettendomi di
mantenere sempre un certo distacco, ma la situazione era cambiata: sceglievo i miei contatti come un predatore la sua preda, secondo canoni di bellezza puramente estetici che avrebbero suscitato solo erotismo: dalla chat al telefono privato, da quello agli incontri reali... Era letteralmente adrenalinico il primo incontro: avveniva sempre di sera,  alcune volte era accompagnato da una finta uscita a cena o in un bar, giusto per rendere la cosa meno scontata, quasi volessimo mentire a noi stessi e non ammettere che invece la sola cosa per cui volevamo era chiavare... L'incontro era curioso e nel contempo imbarazzante: non si sapeva con chi sia aveva a che fare quindi era difficile andare sul sicuro: non sapevo mai come comportarmi e sedavo una buona impressione. Nello stesso tempo era divertente il pensiero di non sapere cosa mi sarebbe capitato ad uscire con un perfetto estraneo... da sola per giunta. Man mano che avvenivano queste serate acquisivo maggior sicurezza di me,maggior esperienza e dimestichezza e anche le serate erano più divertenti. Arrivavo, scendevo dall'auto e salivo sulla sua...tutto il resto lo lasciavo a lui: agli uomini piace gestire la situazione...Avevo addirittura due cellulari, uno solo per quelle persone conosciute in chat, con una sorta di profilo che creavo per non confondermi.ne frequentai all'incirca una decina, alcune furono avventure di una serata, alcune duravano mesi, e nacque un'amicizia fittizia... ma in entrambi i casi erano tutti basati sulla pura ricerca del piacere sessuale.