Vita normale

Spregiudicata


La lezione non mi era servita... non avevo capito, o per meglio dire non volevo capire, che la gente incontrata li voleva solo quello... Una sera arrivai fino a milano da sola per incontrare un tipo. Mi portò nella zona industriale del suo paese e lo facemmo in auto... due, tre ore circa, e poi mi rispedì a casa. Che incosciente che ero, avrebbe pure potuto capitarmi qualcosa... eppure non me ne rendevo conto. Per me, in quel periodo era puro divertimento: era qualcosa da raccontare alle amiche la mattina dopo, senza nemmeno preoccuparmi di come avrebbero potuto considerarmi. Sicuramente una puttana mancata... Io mi sentivo solo un po' spregiudicata e mi faceva stare bene. Quello che non riuscivo a mettermi in testa è che il giorno dopo tutti quei ragazzi nemmeno si ricordavano il mio nome, io ero solo una valvola per svuotare i propri testicoli. Io ero per loro come loro erano per me: una tacca da aggiungere nel libro nero delle conquiste sbagliate.... Però questo ragazzo a dire il vero un po' mi piaceva: aveva un non so che, che mi attirava. Peccato che la sua vita era ben distante da me e dai nostri incontri: non conoscevo i suoi amici, non uscivo con lui... nessuno a parte lui e la mia auto sapevano che io esistevo... Mi ha scritto e riscritto, ogni tanto si fa ancora vivo: e le due cose che mi chiede sono sempre le stesse: foto, o video, hard e un incontro di solo sesso....