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L’amico è la più preziosa di tutte le ricchezze, il più pregevole di tutti gli acquisti e forma come la estensione ,il complemento, la perfezione del nostro essere.
L’amico prezioso è chi contrario a piaceri del corpo, sia temperante, desideroso della giustizia, praticante le leggi divine ed umane, affabile, benefico e per acquistare un buon amico, è necessario che noi medesimi siamo buoni, perché la vera amicizia non corre fra i tristi, ma si trova solo con i buoni. In Italia, la parola amicizia ha assunto addirittura un significato negativo, di privilegio, di raccomandazione. L’amicizia è il mezzo per passare davanti agli altri, per eludere la norma. L’amicizia continua ad essere una componente essenziale della nostra vita, la parola amicizia non ha un solo significato, ma diversi. Amico è colui a cui piace e che desidera fare del bene ad un altro e che ritiene che i suoi sentimenti siano ricambiati. Talvolta nell’amicizia si esprime un atteggiamento paterno o filiale. Confrontando l’amicizia con l’amore viene spesso confusa, sono due fenomeni opposti. Gli amici si cercano per stare bene insieme, l’amicizia richiede sempre una qualche reciprocità. Nell’amicizia non c’è spazio per l’odio, se io odio un mio amico non sono più suo amico, l’amicizia è finita. Poi l’amico non è trasfigurato, i due amici devono avere delle immagini reciproche simili. Non identiche, naturalmente, perché allora non ci sarebbe nulla da scoprire, ma senza eccessive dissonanze. Da un amico perciò io mi aspetto che non fraintenda, tutti possono fraintendere, ma non un amico. Il registro della giustizia non è l’amore, è l’amicizia. L’amicizia è paziente e quindi è una filigrana di incontri. Dimostrare amicizia vuol dire mostrare, confermare, l’amicizia è presupposta esistente, stabile, deve solo manifestarsi ,illustrarsi. Il tempo dell’amicizia è granulare, gli amici non si incontrano per costruire una nuova entità collettiva che li trascende, non si devono modificare reciprocamente. L’amicizia è un dato, non un problema, è una strada, non una destinazione. L’amicizia è fondata sul disinteresse è la prima essenziale manifestazione del disinteresse degli amici è quello verso se stessi. L’amicizia ha una sostanza morale, la crisi dell’amicizia dunque è un processo. L’amicizia è la forma etica dell’eros, quindi aspira a un ideale di perfezione morale. Gli amici sono il ritratto oggettivo della moralità della persona. Quelli che poi vogliono in tal modo del bene, anche se da parte dell’altro non v’è ricambio, si chiamano benevoli: infatti quando v’è ricambio, la benevolenza si chiama amicizia.
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