Il Libero Pensiero

I (de)meriti del Presidente del Consiglio


Se ci fosse stato qualche dubbio sulle abitudini del nostro Presidente del Consiglio di essere un diffusore di parole senza senso e di raccontare spesso bugie, la riprova la si è avuta con il suo discorso di fine anno, a finanziaria approvata. Prodi si è impadronito di una ripresa economica che è fatto contestualizzato nell’economia mondiale, si è impadronito persino dei risultati di introiti fiscali ottenuti con i provvedimenti del suo antagonista politico Berlusconi. Con l’enfasi che gli conosciamo, sebbene contorto nel linguaggio, bofonchioso nell’espressione e buffo nella mimica, ha sostenuto di aver rilanciato l’economia. Non si vede, però, con quali provvedimenti posto che la sua prima finanziaria che è poi la legge a cui si fa riferimento per l’attuazione di un programma di investimenti, priorità, risorse e fonti di finanziamento su cui si poggiano i fattori dell’economia, è appena stata varata ed i suoi effetti sono tutti proiettati nel 2007. Qualcuno avrebbe dovuto ricordargli che la sua gestione faceva riferimento alla vituperata legge finanziaria di Tremonti- Berlusconi che, per coloro che non lo ricordano, era per lo stesso Prodi ed i suoi alleati, la finanziaria del tracollo del Paese. Il maggior gettito fiscale è il risultato di diverse iniziative ed effetto del maggior allargamento della base impositiva. E’ cresciuto il numero delle imprese, è cresciuta l’occupazione, sono state recuperate fasce di evasione. Anche i condoni, per quanto antipatici ed ingiusti, hanno favorito l’emergere di redditività prima non conosciute. Gli evasori totali che decidono di pagare per scampare il pericolo di essere scovati e per vedersi condonare parte del dovuto poi finiscono col regolarizzare la propria posizione fiscale. Il condono è immorale, è ingiusto ed antipatico come si è detto, ma è anche pragmatico e realistico. A volte serve a sfoltire il contenzioso fiscale ed a recuperare somme altrimenti definitivamente perdute anche per la lentezza della macchina giudiziaria e per la scure rappresentata dalla prescrizione. Anche l’aumento della produzione industriale che Prodi si è attribuita è dovuta alla ripresa dei mercati, all’aumento della domanda ed alla più larga capacità di offerta produttiva del Paese, fenomeni che si sono accompagnati alla ripresa dei mercati internazionali. Non si possono ignorare, infatti, gli effetti negativi sulle economie dei paesi industrializzati conseguenti agli attentati alle  Twin Towers di New York dell’undici settembre del 2001. Gli effetti positivi attribuitisi da Prodi sono stati ottenuti con la Riforma Biagi, che la sinistra vorrebbe cancellare; con la riduzione delle aliquote fiscali, che Prodi ha nuovamente inasprito; con l’aumento dell’età pensionabile, che la sinistra alternativa oggi vorrebbe nuovamente riportare a limiti non presenti in nessun paese della Comunità Europea.Gli effetti della finanziaria Prodi si vedranno nell’anno appena iniziato e tutti gli osservatòri, tra cui anche le società di rating che hanno recentemente declassato l’Italia, non esprimono pareri confortanti. Altra bugia di Prodi è l’affermare che l’anno in corso sarà quello della ripresa. E’ un falso nei principi didattici dell’economia. Questa si sviluppa in presenza di facilità di investimenti, di riduzione della pressione fiscale, di disponibilità delle risorse, di minori costi produttivi, di elasticità e mobilità delle risorse umane. Esattamente tutto il contrario di ciò che Prodi propone con la sua legge finanziaria.Vito Schepisihttp://vitoschepisi.blogspot.com/