Blog
Un blog creato da a_tiv il 28/10/2006

Il Libero Pensiero

Il blog di Vito Schepisi

 
 
 

10 DICEMBRE: GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI UMANI

Il 10 dicembre del 1948 l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite proclamava la Giornata Mondiale per i Diritti Umani

DICHIARAZIONE UNIVERSALE DEI DIRITTI UMANI


http://www.unhchr.ch/udhr/lang/itn.htm

 

AREA PERSONALE

 

FACEBOOK

 
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 39
 

ULTIME VISITE AL BLOG

a_tivmariomancino.mkiwaicostanzatorrelli46gialappinoMARGO129castello_nicesoniaren77raggiodisole_53archspeareKatartica_3000Lost_Horizon_15kimtyformybz
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 

 
 

Antivirus gratis in italiano per vista,  windows vista e xp

Miglior Blog

 
 
tracker
 

CONDANNA DEL COMUNISMO

Risoluzione del Consiglio di Europa  n.1481 del 25 gennaio 2006 - Condanna del Comunismo

Il 25 gennaio 2006 l'Assemblea parlamentare del Consiglio d'Europa approva la Risoluzione n. 1481, che condanna i crimini dei regimi comunisti

europei.http://www.democraticicristiani.it/europa/ris_1481.html

 
 

 

« Quando di nuovo sono sol...La sentenza in appello s... »

Gli uomini del "bugna-bunga" di Angela Merkel

Post n°551 pubblicato il 16 Luglio 2014 da a_tiv
 

La barzelletta di Berlusconi che ha dato il titolo ad una fantasia boccaccesca della Procura di Milano, ben si adatta ai due personaggi: il lussemburghese Jean-Claude Juncker ed il tedesco Martin Sculz.
Ecco la barzelletta che è passata alla storia: “Due ministri del governo Prodi vanno in Africa, ma il loro aereo si schianta su un’isola selvaggia, dove vengono catturati da una tribù di indigeni. II capo tribù interpella il primo ostaggio e gli propone: Vuoi morire o bunga bunga? II ministro sceglie: bunga-bunga. E viene violentato. II secondo prigioniero, davanti alla scelta, non indugia: Voglio morire! E il capo tribù: va bene, prima bunga bunga, poi morire".
Juncker e Schulz sono i due uomini che la Merkel ha messo ai vertici dell'Europa. Sono i suoi prigionieri ideali. Dicono e fanno ciò che la Germania stabilisce. La loro scelta è tra il "bunga bunga" e la morte.
L'Europa sta dividendosi tra paesi ricchi e paesi poveri, tra sfruttatori e sfruttati, tra chi deve decidere e chi deve ubbidire, tra chi impone e chi subisce. I nostri eurodeputati, centro, destra e sinistra, però, hanno votato sia l'uno che l'altro. (quelli che non li hanno votati li hanno quasi messi alla porta). Dicono che solo così si riesce ad incidere.
Ma ci credete davvero?
Un'Europa che chiede rigore, partecipazione e sostegno. Poi se si va in fondo emerge che tutte queste belle richieste convergono verso gli interessi dei paesi più forti, Germania in testa, che difendono le loro finanze ed i loro mercati. Niente è stato concesso ai paesi più poveri se non prestiti (la Grecia) che pagano a caro prezzo, neanche gli Eurobond che avrebbero calmierato le scorribande degli speculatori finanziari a cui la Germania è molto sensibile. Non dimentichiamo che nel 2011 le banche tedesche hanno venduto in massa i BTP italiani facendone schizzare i rendimenti al 7% annuo mentre i loro bond viaggiavano all'1% . Ed i rendimenti sui titolo pubblici li paga lo stato, cioè noi attraverso le tasse.
E che fa il nostro Governo? Niente solo le chiacchiere di "Renzie" e poi si accoda alla Merkel. E' un po' come Decaro che candidato sindaco a Bari chiedeva voti perché dava del tu a Renzi (e glieli hanno dati!), così fa Renzi: dal del tu alla Merkel e l'Italia applaude.
Che imbecilli che siamo! 
Senza, però, una politica che consenta di avviare un programma serio di riforme l'Italia dalla crisi non ne uscirà mai.
Questo non ve lo dicono dal Governo.
Se si fa la riforma del fisco, certamente per certi versi la più importante, si dovrebbe poter mettere in conto una temporanea riduzione delle entrate fiscali. Le risorse liberate, infatti, devono avere il tempo di trasformarsi, attraverso gli investimenti e i consumi, in nuova ricchezza.
E se non ora quando era il momento di battere i pugni sul tavolo in Europa?
Invece!?
Vito Schepisi

 
Commenta il Post:
* Tuo nome
Utente Libero? Effettua il Login
* Tua e-mail
La tua mail non verrà pubblicata
Tuo sito
Es. http://www.tuosito.it
 
* Testo
 
Sono consentiti i tag html: <a href="">, <b>, <i>, <p>, <br>
Il testo del messaggio non può superare i 30000 caratteri.
Ricorda che puoi inviare i commenti ai messaggi anche via SMS.
Invia al numero 3202023203 scrivendo prima del messaggio:
#numero_messaggio#nome_moblog

*campo obbligatorio

Copia qui:
 
 

Political Blogs - BlogCatalog Blog Directory

 

UNDICI SETTEMBRE

Crono 911: tutto su l'11 set 2001  a  N.Y.

Storia, Documenti e perizie ufficiali

su

http://nuke.crono911.org/

 

LA GIORNATA DEL RICORDO

immagine

Il ricordo dei martiri delle foibe e dell’esodo dei 350.000 italiani, giuliani, istriani e dalmati

 

GIORNATA DELLA MEMORIA

27 gennaio 2007 Il giorno della memoria

Per non dimenticare

immagine

Dove eravamo?

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, anime tragiche, tragici volti stupiti, adunati come gregge sperduto, chiuso tra cani pastori con sembianze d'uomo.
Latrati incomprensibili davano tremito nascosto alle loro membra, al loro il cuore; la loro anima immobile di terrore, i loro pensieri mortificati da abusi su corpi e anime.
 

Era sempre inverno in quegli anni, anche in primavera e in autunno e in estate.
Dov'eravamo noi, allora?
 

Conducevamo quei treni, tragici forzieri d'umano carico, o li aspettavamo tra la neve, quei convogli? 

Li ho rivisti ieri sera, in bianco e nero, e un attimo eterno di disperazione mi ha investita.
Disarmata e impotente ho sparso inutili lacrime nel guardarli, e ho chiesto un inutile perdono alla vita, per me e per tutti coloro che, allora, calpestarono esistenze innocenti con gli occhi dell'anima bendati.

Ringrazio sentitamente una mia cara e sensibile amica, autrice delle parole. Parole che ho condiviso e chiesto di rendermele disponibili.

 

GRIDO DI LIBERTÀ

immagine

"Signor Presidente, lei si vanta di aver dato al nostro paese una libertà della quale non ha mai goduto, mentre l'unica libertà che ancora non ci è stata tolta è quella di respirare e camminare, per il resto non abbiamo mai vissuto in una situazione peggiore per quanto concerne le libertà individuali e collettive.

Probabilmente non condividiamo il significato della parola libertà.

In una società libera gli studenti non sono cacciati dalle università in quanto dissidenti, non sono pestati regolarmente dai suoi sostenitori perché contrari al suo governo, non si vedono negare il diritto a organizzarsi in associazioni o a pubblicare riviste.

Lei ci ha accusato di essere agenti di potenze straniere, se riuscirà a dimostrare questa sua accusa ci autoimpiccheremo per aver tradito il nostro paese.

Quelle grida che lei ha ascoltato lunedì, non erano voci individuali, era la voce di un popolo che chiede libertà, democrazia e giustizia.

Impari ad ascoltarla."

Lettera scritta dagli studenti dell'Università di Teheran al Presidente Ahmanidenejad  - Teheran dicembre 2006

 

ICH BIN EIN BERLINER! (J. F. KENNEDY 26.6.1963)

Durante la sua visita a Berlino del 26 giugno 1963, il presidente statunitense John Fitzgerald Kennedy pronunciò un discorso toccante. Il suo discorso sarebbe divenuto simbolo della Guerra Fredda:


«Ci sono molte persone al mondo
che non comprendono, o non sanno,
quale sia il grande problema tra
il mondo libero e il mondo comunista.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che
il comunismo è l'onda del futuro.
Lasciateli venire a Berlino!
Ci sono alcuni che dicono che,
in Europa e da altre parti,
possiamo lavorare con i comunisti.
Lasciateli venire a Berlino!
E ci sono anche quei pochi che
dicono che è vero che
il comunismo è un sistema maligno,
ma ci permette di fare progressi economici.
Lasst sie nach Berlin kommen!
Lasciateli venire a Berlino! [...]
Tutti gli uomini liberi,
ovunque essi vivano,
sono cittadini di Berlino,
e quindi, come uomo libero,
sono orgoglioso di dire,
Ich bin ein Berliner! (sono un Berlinese).»

* * *

A berlino ci sono andato nell'agosto del 1971.

Dopo 10 anni dalla realizzazione del "muro" nella notte tra il 12 ed il 13 agosto del 1961.

Il 12 ed il 13 agosto del 1971 ero a Berlino.

Mi sono recato nella parte est della città il giorno 12, con un permesso che mi scadeva a mezzanotte, ho rischiato la chiusura del varco per una sfilata militare che m'impediva l'accesso alla Friederich strasse, unico passaggio per turisti e stranieri.

Il 13 agosto la Berlino comunista celebrava la separazione della città con una parata militare oceanica: celebrava il muro.

Ero là anche il 13 agosto mattina ad assistere.

Honeker sul palco nella Under Der Linden che arringava la folla.

La sua voce severa, dura, autoritaria.

Non avevo mai visto e sentito niente di simile dal vero.

Non capivo le parole ma ne interpretavo la violenza.

Mi sono sentito berlinese anch'io.


Vito Schepisi
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963