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Ladri incappucciati


Svegliato di soprassalto dalla sirena dell'antifurto e dai forti rumori che provenivano dal piano di sotto, non ci ha pensato due volte a entrare in azione. È saltato giù dal letto, ha inforcato le scale ed è sceso in negozio. Si è così ritrovato faccia a faccia con i quattro ladri incappucciati che da pochi istanti erano riusciti a entrare nella macelleria di suo figlio, a Colloredo di Prato. Questa la brutta esperienza vissuta nella notte tra giovedì e ieri dal signor Fumagalli, settantatrè anni, padre del titolare, Fulvio. «Che fate, andate via!» ha urlato l'uomo con tutte le sue forze. La rabbia si è presto mescolata alla paura, perché quei banditi erano "armati". Avevano diversi attrezzi di scasso, tra cui un grande "piede di porco", strumento che certamente avevano utilizzato poco prima per forzare la porta d'ingresso del punto vendita di via Luigi D'Antoni. Tutto è accaduto in pochissimi minuti, intorno alle 2.30. A quell'ora, infatti, è scattato l'allarme della macelleria Lerussi. I malviventi, come detto, non ci hanno messo molto a scardinare la porta e a raggiungere la cassa. Prima di essere interrotti dall'arrivo del padrone di casa, sono riusciti ad aprire il cassetto e ad arraffare una quarantina di euro. Poi, dopo essere stati scoperti, hanno preferito fuggire. Hanno raggiunto di corsa la berlina scura con la quale erano arrivati e, in pochi istanti, sono scomparsi nel nulla. Intanto, le vittime del furto hanno chiesto aiuto ai carabinieri e una pattuglia ha raggiunto il negozio per un sopralluogo. «Mio padre – ha spiegato Fulvio Fumagalli – li ha fatti scappare precipitandosi giù in macelleria, ma è tuttora sotto choc per quello che è accaduto. Ha rischiato molto, visto che quegli uomini avevano ancora in mano i loro arnesi. Avevamo già subìto un furto qualche tempo fa. Questa volta i danni ammontano, in tutto, a un migliaio di euro».