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Centro di accoglienza? NO


Nessun centro di accoglienza per gli immigrati a Santa Caterina. A rispondere e rassicurare i cittadini, preoccupati per la situazione all'interno di un appartamento in via Campoformido 1, concesso alla cooperativa Aedis come alloggio per ospitare minori stranieri non accompagnati per un massimo di dieci ragazzi, è l'assessore leghista alla sicurezza Ivan Del Forno.«I residenti, allarmati, ci hanno contattato ieri mattina a seguito della notizia circolata in merito al superamento del numero di ospiti all'interno della struttura che, sottolineo, è privata - osserva l'esponente della giunta Pozzo -. Tengo a precisare che l'amministrazione comunale e la Lega Nord, partito che rappresento in consiglio, non hanno mai aderito ad alcuna iniziativa o accordo che prevedesse l'apertura di centri di accoglienza, come qualcuno ha invece affermato, e non esito a ripetere che si tratta di una notizia del tutto infondata».In questi mesi, prosegue Del Forno, «ci risulta siano state avviate due iniziative private di accoglienza, una per immigrati e una per minori non accompagnati sulle quali la vigente legislazione non può intervenire».«Ben due associazioni - aggiunge l'assessore, non perdendo occasione per rimarcare la propria linea politica - hanno avviato attività di accoglienza sul nostro territorio e mi auguro dunque che ora al Comune non venga chiesto di attivarsi per ricevere immigrati, circostanza che risulterebbe impattante e ingestibile e rispetto alla quale la forza politica che rappresento è totalmente contraria».A oggi, garantisce Del Forno, all'amministrazione Pozzo non sono pervenute segnalazioni di disagio o disordine e la situazione è monitorata. «Ho comunque chiesto con urgenza al sindaco di effettuare una puntuale verifica sul luogo con la polizia locale, anche supportata da altre forze dell'ordine».«Ciò che mi preoccupa - conclude - è la corretta gestione di queste attività, dove purtroppo può accadere che situazioni con un limitato numero di stranieri si "allarghino", perdendo il controllo e non sapendo effettivamente chi frequenta la zona».