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Spese legali


Spese legali a carico dei cittadini per i Comuni ribellatisi alle Uti.È quanto segnala il consigliere di opposizione Giorgio Ursig che, in riferimento ai mancati trasferimenti di fondi regionali per le amministrazioni comunali che hanno deciso di non entrare a far parte delle Unioni territoriali intercomunali, chiama in causa le sentenze del tribunale amministrativo regionale, in cui un ricorso è stato respinto. «Il Tar del Fvg ha respinto, con sentenze pubblicate e condanna al pagamento delle spese, il ricorso n. 102/17 del Comune di Pasian di Prato, oltre ad altre sette amministrazioni, che avevano impugnato i provvedimenti regionali relativi al Fondo ordinario per gli investimenti a favore delle Unioni territoriali intercomunali».Il ricorso è stato giudicato inammissibile proprio per il fatto che la scelta di non aderire alle Unioni territoriali – uniche ed esclusive destinatarie del fondo in questione – arrivi proprio dagli stessi Comuni. «Spiace che le spese legali, ammontanti a parecchie migliaia di euro e conseguenti al ricorso azionato dalla giunta – osserva Ursig – debbano ricadere sulla comunità e sarebbe opportuno fossero il sindaco e la giunta a doversi fare carico dei costi, che si sarebbero potuti evitare, invece di spendere inutilmente».Secca la replica del primo cittadino Andrea Pozzo: «Innanzitutto è una sentenza che non riguarda solo Pasian di Prato, che ci ha rimesso più di 100 mila euro per mancati trasferimenti, ma anche tutti gli altri Comuni ricorrenti. Come sempre Ursig non ha capito che i ricorsi vanno visti nella sentenza finale ed è incredibile che lo stesso consigliere che ha votato contro la creazione delle Uti si preoccupi ora dei ricorsi promossi dalle amministrazioni attraverso i qualihanno potuto difendere la propria autonomia. Lo invito – aggiunge – a rivedersi tutte le sentenze, molte delle quali ci hanno dato ragione, contrariamente a quanto afferma, e ricordo che siamo amministratori e se lui ha cambiato idea sulle Uti, questo è un problema su