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Nessuna evasione fiscale, ma a Equitalia non interessa: pignorata la pensione


TREVISO - Ha vinto due ricorsi, ma non è bastato: Equitalia non si è fermata e gli ha pignorato la pensione, salvo poi ammettere l’errore. E così Giovanni Mazzoleni, ex primario di chirurgia maxillo-facciale del Ca’ Foncello, ha deciso di fare causa alla società di riscossione che, anche di fronte all’evidenza, gli aveva pignorato 18mila euro. Mazzoleni ha chiesto il risarcimento dei danni patrimoniali e d’immagine che Equitalia gli avrebbe causato facendolo passare per evasore fiscale. Mazzoleni ha così deciso di rivolgersi al giudice di pace Vettorel, assistito dall’avvocato Fabio Capraro, per ottenere giustizia e soprattutto i danni. Un segnale nei confronti di quello che definisce l’ennesimo comportamento vessatorio nei confronti dei contribuenti. L’ex primario - diventato famoso per essere stato il primo al mondo a eseguire un trapianto mandibolare - si ritiene vittima di un immotivato e vessatorio comportamento di Equitalia che, fa sapere la difesa, ha ignorato le sentenze delle Commissioni tributarie di primo e secondo grado, avviando il pignoramento della pensione.Il caso ha radici lontane. Precisamente tra il 2006 e il 2008, quando l’Agenzia delle Entrate ritenne che il primario Mazzoleni si fosse reso responsabile di un’evasione fiscale da poco più di 12mila euro. Mazzoleni, convinto di avere agito correttamente e soprattutto di non essere affatto un evasore, si rivolse alla Commissione tributaria di primo grado che, nel giugno 2006, riconobbe che non ci fu evasione. Sentenza confermata il 31 marzo 2008 dalla Commissione tributaria regionale che così annullò la cartella esattoriale. Sulla base di tali sentenze l’avvocato Capraro chiese a Equitalia di annullare la riscossione del debito di 12mila euro nel frattempo lievitato a 17mila.Il risultato? Equitalia, ignorando sentenze e diritti del contribuente, notificò all’Inpdap il pignoramento di 18mila euro della pensione di Mazzoleni. Dopo una lettera infuocata di Capraro, Equitalia revocò il pignoramento della pensione, ma l’ex primario decise egualmente di chiedere i danni per la condotta persecutoria. Il resto è storia. Equitalia ha cestinato la richiesta di risarcimento - spiega l’avvocato Capraro - come fosse carta straccia e come tutto le fosse consentito. A quel punto è scattata la richiesta di danni davanti al giudice di pace Vettorel che ieri ha esaminato la documentazione delle parti (Equitalia si è costituita), rinviando il procedimento al marzo 2013.