amore e vitacerte volte vorrei che le mie mani scivessero veloci come i miei pensieri, purtroppo certe parole invece rimangono impresse nel cuore e li vi restano per non uscire mai. Ma se potessi raccontare quest' altalena di dolori e gioie che provoca questa vita non basterebbero tutti i fogli del mondo. perciò non mi resta che accontentarmi di dirvi che non sono mai troppe le volte in cui dovrei chiedere scusa a chi ho fatto soffrire e sono sempre poche le volte in cui le ho ricevute da chi a fatto altrettanto con me. buona vita a tutti ! |
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Sapevo che sarebbe stata l’ ultima volta che l’ avrei rivista. Non chiedetemi perché, ma lo sapevo. È come quando aspetti l’ esito di un’ esame e sai, sai che non è andato bene, il tuo stomaco te lo dice. In questo caso però era il cuore a parlarmi.
Com’ era piccola. Non l’ avevo mai vista così. Era sempre stata una donna forte, attiva, fiera. Lei e i suoi cinque figli. Cinque storie diverse, e ognuno di loro una gioia, una sofferenza, una fierezza e una delusione ! quanta fatica amare questi figli pazzi. Amarli nonostante i loro errori e le loro debolezze. Cadere con loro e poi rialzarsi per loro, sempre li, in trincea a combattere per un metro di terra da regalargli. Lei, generale silenzioso che combatteva in prima linea senza prendere il posto dei soldati nelle scelte strategiche della battaglia. Lei che con tutti i suoi difetti è riuscita a creare il cerchio perfetto della vita. Lei che mi ha regalato la parte più bella della mia prima metà del viaggio.
E poi….poi siamo arrivati noi. Gioia infinita, continuo della vita, passaggio del tempo che ti ricorda ogni giorno quanto ancora devi fare in poco tempo, come una clessidra che fa passare piccoli granelli alla volta ma che in un susseguirsi sfrenato di caduta verso il basso, uno dopo l’ altro, inesorabilmente si esauriscono.
Quante volte ho sentito la sua voce chiamarmi nel cortile all’ ora di pranzo. Quante volte mi ha fatto ridere a crepapelle. Quante volte mi preparava amorevolmente cibarie di ogni genere. Quante volte…..quante volte ho pensato che fosse immortale.
Poi quel giorno era lì. Minuta nel suo corpo consumato da tutti quei momenti che aveva regalato a ognuno dei suoi figli, come se ogni sforzo, ogni fatica, ogni singolo impegno l’ avesse piano piano svuotata della sua energia. Era stanca. Stanca di combattere per quei soldati che ormai erano diventati generali e che erano in grado di combattere le loro battaglie da soli. Ecco, era giunto per lei il momento di deporre le armi. Così, forte ancora nello spirito, ecco l’ ultimo saluto, sull’ attenti, con tutta la dignità di una donna d’ altri tempi. Mi dispiace. Mi dispiace di non esserti stato più vicino. Mi dispiace di non averti detto più spesso quanto sei stata importante per la mia vita. Mi dispiace se negli ultimi passi che hai percorso mi sono lasciato prendere troppo dalle mie battaglie e non ho capito che avevi bisogno di me per combattere ancora le ultime tue.
Ovunque tu sia ora, sappi che ti ho sempre voluto bene e che non ti dimenticherò mai.
Tanti pezzi del mio cuore si sono staccati strada facendo, ma il tuo è uno di quelli che non perderò mai.
Ti voglio bene nonna.
Buon riposo.
Arrivederci.
Davide
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