Perchè Vegan?

L'UOMO E' CARNIVORO? FALSO!


L'uomo non è carnivoro. L'organismo dell'uomo, contrariamente a quello dei carnivori, non è fatto per mangiare cadaveri di animali perché ne rimane intossicato a causa delle sostanze tossiche contenute nella carne. L'organismo di un animale carnivoro cerca di espellere la carne dal proprio corpo con la massima velocità possibile, data la sua tossicità. Una riprova di questo è data dal fatto che il suo intestino è lungo tre volte il corpo, mentre quello dell'uomo (e degli animali frugivori) è pari 12 volte la lunghezza del corpo. Inoltre le mucose spesse dei carnivori tollerano forti succhi gastrici, necessari alla digestione della carne, mentre l'uomo ne rimane danneggiato. L'essere umano appartiene all'ordine dei primati antropomorfi, per loro natura frugivori, cioè atti a consumare frutti, foglie, semi. La neurofisiologia, l'embriologia, l'anatomia comparata confermano come l'uomo sia strutturato per cibarsi di frutti, noci, germogli freschi, foglie tenere, tuberi, radici e non di muscoli, ossa ed interiore come i carnivori: questi infatti hanno conformazione dentale, patrimonio enzimatico, organi visivi, strutture di ossea, caratteristiche di potenza e d'aggressività, apparato digerente, intestinale, escretorio, sudorifero, circolatorio, adatti ad utilizzare l'alimento carneo anche come fonte glucidica, consumandolo crudo e completo di interiora e sangue. Gli esseri umani senza mezzi artificiali difficilmente sarebbero in grado di cacciare. Molti sono ormai gli scienziati concordi nell'affermare che l'uomo si è convertito a consumare muscoli di animali (in principio carogne) per necessità legate alla inospitalità delle foreste nell'ambiente originari circa 2 milioni di anni fa nell'era Neozoica, periodo Pleistocene. In quell'epoca avvennero infatti glaciazioni, interglaciazioni (ritiro dei ghiacciai e avvento di climi più caldi) e periodi di siccità, contrapposti a forti diluvi, eventi climatici instabili ed irregolari che decretarono la riduzione di gran parte della vegetazione spontanea, nonché il mutare delle foreste in savane. L'Homo Habilis sarebbe dunque passato al carnivorismo per poter sopravvivere, pagando però il prezzo di un accorciamento della vita media. L'uomo è diventato carnivoro in epoche in cui non si conoscevano i danni della carne: oggi solo gli esquimesi restano un popolo carnivoro per necessità assoluta. Essi consumano non solo la carne ma anche gli organi interni e le interiora e bevono il sangue. La durata media della vita di questo popolo è di 25-30 anni. Muoiono vittime dell' arteriosclerosi causata dall'alimentazione carnivora.Oggi noi non ammazziamo direttamente le nostre vittime, ma ci serviamo di intermediari che spesso non vediamo: i dipendenti dei mattatoi, i cacciatori, i pescatori. In questo modo perdiamo un anello importante della catena che unisce l'animale alla nostra tavola…. E questo sicuramente ci aiuta a giustificare in qualche modo, una tale ed inutile violenza.QUANTO COSTA LA CARNE?In Italia vengono macellati ogni anno 627.256.764 animali di cui 5.067.210 bovini, 12.258.610 suini, 9.655.130 ovini e caprini, 257.000 equini, c.a. 600 milioni di polli, conigli e altri volatili ( fonte ISTAT 1995)Spazi ridottissimi, continue violente e costrizioni, ritmi biologici stravolti, cibo incompatibile rispetto alle reali necessità, e poi trasporti per giorni interi in mezzo agli escrementi, quasi al buio dentro gabbie di legno soffocanti, in condizioni degne dei peggiori lager, una morte sempre atroce, a volte addirittura senza stordimento preventivo. Questo succede ogni giorno agli animali sfruttati negli allevamenti intensivi, che in Italai rappresentano il 95%Vitelli in box singoli.Obbligati ad essere anemici per rendere le loro carni più bianche, cercano il ferro leccando le sbarre della loro prigione.Tacchini diretti al macello.Stipati in casse in numero superiore allo spazio, con il rischio di soffocamento,spesso arrivano a destinazione con gli arti spezzati.Galline Ovaiole.Tenute in gabbie a fondo grigliato, che provoca loro ulcerazioni alle zampe, vivono giornate scandite da luce artificiale per ottenere una maggiore produzione di uova.Maiale allevato in batteriaE' facile che i maiali di un allevamento industriale non vedano mai la luce del sole, fino al giorno del trasporto al macello.