Creato da SIAMOVIVI_CAMPANIA il 31/01/2009

SIAMOVIVI_CAMPANIA

MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE

 
Per  condividere  e  partecipare alla nascita  di questo movimento  basta aderire ai comitati di zona e dedicargli un pò del proprio tempo ,ci saranno incontri e discussioni periodiche attraverso gli strumenti che internet ci offre .
Realizzare il progetto senza  rimanere virtuali per sempre  diffondendolo sul territoio  anche con la collaborazione di associazioni presenti , pur mantenendo la nostra visibilità e autonomia
 

 

RAZZISMO

Post n°7 pubblicato il 16 Aprile 2009 da SIAMOVIVI_CAMPANIA
 

Manifestazione nazionale a Castel Volturno

"Stanchi del razzismo"
Per un patto sociale di solidarietà
Diritti, dignità, permesso di soggiorno per tutti!!!

 

Sabato 18 aprile 2009
ore 10.30
davanti all'American Palace
via Domitiana 564

 

La strage di camorra che il 18 settembre sterminò 7 innocenti, un italiano e 6 africani a Castel Volturno, ha portato all'attenzione nazionale un territorio abbandonato da anni. Ma dopo la caccia ai camorristi si è aperta la "caccia" agli immigrati senza permesso di soggiorno: lavoratori, spesso vittime di un intollerabile sfruttamento, in un clima di omertoso silenzio! Ciò avviene perché la legge Bossi-Fini impedisce la regolarizzazione degli immigrati "imprigionando" uomini e donne nella clandestinità.

I lavoratori immigrati che vi invitano a questa mobilitazione sono gli stessi lavoratori stagionali che raccolgono le arance, le patate, i pomodori, le donne straniere inchiodate al ruolo di badante con orari interminabili e salari da fame. Ma anche gli immigrati che oggi sostengono in maniera determinante le casse dell'Inps, eppure rischiano di non vedere mai la pensione…chi viene licenziato dalle fabbriche ed insieme al lavoro perde anche il diritto ad avere il permesso di soggiorno. E' la logica spietata di chi vuole braccia ma non persone e che peggiora le condizioni e i livelli di garanzia di tutti i lavoratori. La crisi colpisce duro, gli italiani e immigrati, eppure in risposta alla crisi il governo adotta la strategia del "dividi e comanda" producendo differenze. A fare da sfondo c'è il pericoloso clima di criminalizzazione dei migranti, che alimenta la guerra tra poveri con l'inquietante corollario di ronde e linciaggi.

Il razzismo ci distrae dalle vere emergenze sociali (affitti e mutui da pagare, tante donne ricacciate a casa, tagli alla scuola) per questo in tanti/e saremo a Castel Volturno per ribadire che Non c'è sicurezza senza diritti.

Il Movimento di Aggregazione Popolare ci sarà: noi SIAMOVIVI

 
 
 

PREVENZIONE

Post n°6 pubblicato il 06 Aprile 2009 da SIAMOVIVI_CAMPANIA

 

ASPETTIAMO DI VEDERE CADERE LE MURA DELLE SCUOLE PER INTERVENIRE

ASPETTIAMO DI VEDERE LA DISTRUZIONE DELLE CASE A CAUSA DEL TERREMOTO PER INTERVENIRE

GLI INVESTIMENTI DEVONO ESSERE FATTI IN VISTA DI UN MIGLIORAMENTO DELLE CONDIZIONI GLOBALI DELLA SOCIETA'  ANCHE SE NON PAGANO, GLI INTERESSI DEVO ESSERE MESSI DA PARTE PER IL BENE DI TUTTI

MA NON SIAMO STANCHI DI PIANGERE I MORTI QUANDO SI POTREBBERO EVITARE?

LA SOLIDARIETA' DEL POPOLO E' SEMPRE PRESENTE MA PRETENDIAMO CHE CHI DI DOVERE PENSI PER UNA VOLTA TANTO AL DIRITTO DI VITA

 

 
 
 

STANGATA

Post n°5 pubblicato il 02 Aprile 2009 da SIAMOVIVI_CAMPANIA
 
Tag: crisi

E' un fiume in piena l'Assessore al Bilancio del Comune di Napoli, prof. Riccardo Realfonzo. ''Il Governo Berlusconi ha ormai passato ogni limite, imponendo ai comuni della Campania e in particolare al Comune di Napoli di aumentare pesantemente la Tarsu, la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani'', ha dichiarato l'assessore.


''Si tratta di una costrizione gravissima –ha proseguito Realfonzo- che cancella gli ultimi margini di autonomia degli enti locali campani e che genererà un danno evidente alle famiglie napoletane e all'economia cittadina già provata dalla crisi. Il governo ha respinto le nostre richieste di rinviare l'aumento della Tarsu al 100 per cento dei costi di smaltimento, e non ha nemmeno preso in considerazione la nostra proposta di un adeguamento graduale, su più anni, fino al 100 per cento dei costi complessivi. E' stato, però, l'atteggiamento di chiusura mostrato dal Ministero dell'Economia a far indispettire più di ogni altra cosa l'Assessore. ''Il Ministero esige l'adeguamento integrale e immediato'', ha aggiunto Realfonzo, ''e ha bloccato di fatto ogni ipotesi di soluzione graduale che gli uffici stavano elaborando su mia precisa indicazione''.

 

L'obbligo di incrementare la Tarsu venne stabilito nel 2007, con il Decreto Legge 61 che impose già per il 2008 di aumentare la tassa sui rifiuti solidi urbani fino alla copertura dell'intero costo del servizio di igiene urbana, aumentato esponenzialmente in seguito all' emergenza rifiuti. Tuttavia, sempre nel 2007, riconosciuta nei fatti l'impraticabilità di questa strada per il pesante incremento della tassa che si sarebbe determinato a carico dei cittadini napoletani, il precedente governo aveva prorogato il termine di un anno.

 

Il Governo Berlusconi, invece, è rimasto sordo alle richieste del comune partenopeo e si è  rifiutato di inserire nel decreto mille proroghe lo spostamento del termine previsto per questo adeguamento. Nonostante le ripetute sollecitazioni formali in questo senso, formulate anche dal Sindaco direttamente al Sottosegretario Gianni Letta con una lettera del mese scorso, l'attesa proroga non c'è stata.

        

 

 
 
 

MANIFESTAZIONE DEL 4 APRILE A ROMA

Post n°4 pubblicato il 31 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_CAMPANIA

 

SAREMO PRESENTI ALLA MANIFESTAZIONE

COME MOVIMENTO  SIAMO VIVI

Per arrivare a Roma si può usufruire dei mezzi della CGIL ,

basta contattare le sedi della propria città,

La maggior parte sono gratuiti.

I punti di arrivo sono:

1)     Piazza Partigiani

2)     Piazza Ragusa

3)     Piazza della Repubblica

4)     Stazione Tiburtina

5)     Piazzale dei Navigatori

 

Da qui si prende un autobus o la metro per arrivare alla stazione Termini,

dove al binario 16 ci sarà il punto d’incontro del movimento di  siamo_vivi

alle ore 8.30.

 
 
 

RACKET

Post n°3 pubblicato il 25 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_CAMPANIA
 

“Ho vissuto anni bui alla mercè di gente senza scrupoli che vive sfruttando il lavoro altrui.
Mi sembrava impossibile uscire dal baratro in cui mi trovavo, ma, poi, ho trovato la forza di ribellarmi e denunciare chi infesta con la sua presenza la nostra società.
Vedere di nuovo la luce è possibile ed io ci sono riuscito! Spero che la mia drammatica esperienza possa essere terorizzata da quanti leggeranno questo opuscolo e possa spingere chi soccombe a questo triste ricatto a ristabilire la LEGALITA’.”

Sergio Vigilante


Il decalogo antiracket.

La criminalità organizzata cerca di insinuarsi anche nell’economia produttiva legale: cerca di impadronirsi di attività economiche pulite, affinché diventino la “copertura” di altre illecite. Lo fa minacciando coloro che esercitano un mestiere o un’attività imprenditoriale, commercianti, artigiani, liberi professionisti, imprenditori, ecc., e spesso ci riesce. La minaccia è un’arma subdola e crudele, che si manifesta in mille modi diversi ed in crescendo: i pneumatici dell’auto tagliati da una lama, il vetro del negozio forato da un unico proiettile, la porta dello studio o di casa imbevuta di benzina, ed altro ancora. A questo punto, eccoli presentarsi, solerti e puntuali, per offrirti, in cambio di denaro, la loro “protezione” da altri fatti certamente più gravi: l’auto bruciata, il negozio imbottito di tritolo, la casa saccheggiata o, peggio, minacce all’incolumità personale. In quell’attimo ognuno di noi si sente solo.

Se paghi il “pizzo” anche una volta sola, entri in un sistema in cui, via via, diventi vittima permanente della criminalità, sino al punto di rischiare la tua vita. Ogni tentativo di estorsione, pur velato o a te poco chiaro, va reso noto alle Associazioni di categoria, alle Associazioni antiracket o alle Forze dell’Ordine. Non avere dubbi e non indugiare: informare le Associazioni, parlare con chi ti offre aiuto, denunciare le richieste estorsive, ti libera dell’isolamento, ti dà la forza e gli strumenti per vincere.
Un apposito studio ci dice che, per quanto possa risultare sorprendente, statisticamente non sono emersi casi in cui la vittima di un’estorsione che si sia rivolta alle Forze dell’Ordine o al Magistrato abbia subito ritorsioni. Non esitare denuncia!!!!!!! Utilizzando i suggerimenti che qui di seguito vengono indicati:

1. Non sottovalutare mai il primo segnale “strano”, la telefonata sospetta, il primo passaggio dal negozio di persone insolite.

2. Non rimanere isolato: mettiti subito in contatto con l’ Associazione di cui fai parte, essa può assisterti con l’ausilio delle Forze dell’Ordine, del Sindaco: un contatto con le autorità di Polizia non comporta la formale denuncia del presunto estorsore.

3. Collabora con le Forze dell’Ordine: la tua Associazione e le Forze dell’Ordine ti garantiscono il necessario anonimato. Insieme, si può individuare una strategia per “incastrare” coloro che tentano l’estorsione, senza essere chiamato in causa direttamente.

4. Non chiudere subito la trattativa con l’estorsore. Prendi tempo: si possono attuare caute strategie di successo per farli arrestare tutti.

5. Non pagare subito la prima somma richiesta. All’inizio, il criminale ti dà tempo per decidere. Usalo per la trattativa: deve venire allo scoperto il maggior numero di persone coinvolte; quando si chiude la trattativa, interviene sempre un capo per superare le tue ultime esitazioni: adesso può scattare la trappola.

6. Non fidarti dei falsi amici. Spesso entrano in gioco nuove figure per la mediazione. Chi interviene è, di solito, un altro imprenditore, o un commerciante che già paga da molto tempo il cui invischia mento è ad uno stato già avanzato.

7. Non cedere alla paura. Durante la trattativa, si ricorre a violenza, attentati e minacce per superare la tua resistenza. E il momento più delicato. Se cedi adesso è finita: hai ceduto per sempre. Mai e poi mai bisogna pagare.


8. Evita di esporti da solo. Bisogna ridurre al minimo il rischio individuale. Occorre parlare con altri colleghi, coinvolgi la tua Associazione di categoria.

9. Ricerca la solidarietà dell’intera comunità. L’estorsione non colpisce solo gli imprenditori e gli operatori commerciali ma tutti i cittadini. Rivolgiti a persone che possono mettersi in contatto con l’Associazione antiracket, con le Forze dell’Ordine, ed il Sindaco.

10. Ribellati al ricatto: non sei più solo. L’Associazione antiracket, con i propri legali, interviene nel processo penale, sostenendoti, costituendosi parte civile e dando risonanza alla sentenza di condanna.

 


 
 
 

 

E.BENNATO SPONDA SUD

           SPONDA SUD

 

 

Smettiamo di essere

una Gomorra.

 

 

CORAGGIO

 

DEDICATO AD ATTILIO

 

 

 

 
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