E' una libera associazione di persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge, petizioni popolari, informazione, e qualsiasi strumento di lotta, vuole creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici.
Ritornare a fare politica per il bene del cittadino e sensibilizzarli sui principi di democrazia, di giustizia, uguaglianza e libertà, fuori da una logica di rappresentanze parlamentari per una partecipazione più diretta, senza nessuna distinzione etnico - culturale.
E' un’organizzazione autonoma, multietnica, antirazzista, laica, antifascista, antisessista, che si riconosce nei fondamenti della Costituzione Italiana, mediante una riaffermazione dei valori della Resistenza;
VUOLE:
1) Divenire voce unitaria del dissenso e contribuire all’unità delle classi svantaggiate e private dei propri diritti, per trasformare radicalmente l’attuale società;
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali.
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
9) Vuole l’abolizione del signoraggio
Si prefigge di creare una fondata sulla pace sulla libertà, sulla salvaguardia della biosfera e sulla collaborazione di tutti gli individui che mettano al centro gli interessi delle classi svantaggiati, il valore e la funzione sociale del lavoro, i diritti umani, la difesa delle libertà individuali e collettive, perché non si debba dipendere dalla benevola concessione di nessuno per ottenere ciò di cui si ha diritto;
Vuole essere riferimento e nucleo di ricomposizione di un soggetto politico che superi la diaspora e il degrado degli attuali partiti e la polverizzazione degli attuali movimenti, favorendo l’aggregazione e il confronto tra le diverse realtà sociali del Paese.
E' contro ogni forma di esclusione e di illegalità per suscitare speranza e impegno politico in chi si sente deluso abbandonato e tradito dalle esperienze politiche passate;
Si prefigge come scopo l’abolizione della povertà, la difesa del lavoro e della sua dignità, l’impegno e la ricerca sulle problematiche legate al nuovo proletariato e all’immigrazione;
Mira alla conservazione e al risanamento dell’ambiente, che richiede una vera e propria rivoluzione ecologica nel modo di produrre e di consumare.
Intende proporre un incremento degli investimenti nella scuola pubblica, destinati alla ricerca, al miglioramento culturale e a garantire a tutti pari opportunità e lo stesso diritto all’istruzione, abbassando i costi di accesso all’Università.
Per condividere e partecipare alla nascita di questo movimento basta aderire ai comitati di zona e dedicargli un po’ del proprio tempo, ci saranno incontri e discussioni periodiche attraverso gli strumenti che internet ci offre.
Realizzare il progetto senza rimanere virtuali per sempre diffondendolo sul territorio anche con la collaborazione di associazioni presenti, pur mantenendo la propria visibilità e autonomia.
Ultimi Commenti
solonelcielo il 29/06/09 alle 20:57 via WEB
Le tue proposte tutto sommato mi sembrano in inea con le mie, anche se ci sarebbe da chiarire qualche cosa. Effettivamente ridurre di un poco il loro stipendio potrebbe essere accettabile. Ma non credo che sia il problema principale. E' invece il controllo che bisogna avere sui parlamentari. E le leggi che li regoleranno dovrebbero essere costituzinali, e poter essere modificate solo o soprattutto da altri poteri forti al di fuori del parlamento, altrimenti se la cantano e se la suonano come finora. Credo che questa sia la soluzione a cui fortemente puntare. Grazie della tua risposta. Un saluto.
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cuccuruccuz il 29/06/09 alle 19:50 via WEB
non penso che diminuire lo stipendio a chi oltre a percepire circa 17.000 euri al mese, ha anche una provenienza professionale personale già agiata nella maggior parte dei casi. per cio che riguarda i manager pubblici, che gestiscono la cosa pubblica non farei tante differenze...e sicuramente eliminerei le pensioni ai parlamentari, ma la integrerei con una "buonuscita" che servirebbe a pagare i contributi pensionistici non versati durantel'attività parlamentare...
Sia chiaro che non credo che la diminuizione dei compensi sia la panacea ai mali, sevirebbe però a rendere meno "affare" il partecipare alle elezioni...Uno dei poblemo su cui bisogna battersi è la possibilità di verifica da parte degli elettori. Nel senso che se un parlamentare eletto non mantiene le promesse di programma fatto ai propri elettori possa essere immediatamente sollevato dall'incarico conferitogli.Questo punto sicuramente sarebbe molto più "incisivo" ai fini di un miglòior funzionamento della cosa pubblica, e vieterei nel modo più assoluto agli eletti di passare da uno schieramento ll'altro, come successo molte volte.IO modificherei anche il sistema elettorale è una sorta di imbuto che alla fine ti costringe a votare o l'uno o l'altro.
Un ultima cosa, chiunque volesse partecipare attivamente al progetto SIAMOVIVI, è pregato di contattare questo profilo, vi ricordo inoltre che siamo in conferenza su skype ogni martedi alle 21.30, anche se praticamente su skype ogni giorno c'è qualcuno di noi.
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cuccuruccuz il 29/06/09 alle 19:39 via WEB
inoltre ...non è un movimento con leader capi o altro, ma vuole porsi in modo diversa...vuole essere non piramidale, ma orizzontale ,non bisogna camminare dietro nessuno ma ognuno al fianco dell'altro, per una crescita individuale e collettiva.
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solonelcielo il 29/06/09 alle 14:34 via WEB
Per fortuna gli insegnanti si rendono conto della difficoltà di quesot esame, e aggirano l'ostacolo. Nella scuola di mio figlio si sono "inventati" una tesina da far fare loro, su un argomento specifico che investa tutte le materie. Hano detto che avrebbero chiesto di tutto e sulla tesina solo se li trovavano in difficoltà. In realtà hanno chiesto a tutti solo sulla tesine, e tutti lo sapevano bene!!! Gli esami sono durati mediamente 20 minuti a cranio. Ovviamente avranno tenuto conto in realtà di tutto l'anno scolastico, così come credo sia giusto per quell'età. Spero solo che si stufi quanto prima di portare quegli occhialetti inutili sul naso e si levi di torno, quella comparsa da due soldi. E voi che le date credito pensndo che sia farina del suo sacco... Mah ... Un saluto.
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solonelcielo il 29/06/09 alle 13:14 via WEB
Attenzione. Non mischiamo i problemi,m ma separiamoli ed analizziamoli a fondo per trovare la soluzione migliore. Non credo sia corretto mettere insieme nel discorso degli stipendi i parlamentari coi manager pubblici. Io credo si debbano separare. Sono due cose diverse. I manager comunque hanno una responsabilità limitata, mentre i parlamentari hanno la responsabilità di tutta la nazione. Ricordiamocelo. Detto questo, separati i problemi, sono d'accordo con te che ai manage pubblici debba essere ridotto di molto lo stipendio. Non solo, ma io aggiungo che deve essere fatto anche per imanager privati. Ovvero fissare uno stipendio massimo per tutti. Bello alto, perchè le responsabilità devono essere riconosciute, a patto che venga dimostraot il rispettivo lavoro svolto, e raggiungibile solo in base a meritocrazia, ma nessun sproposito come ci sono ora. Riguardo ai parlamentari invece, io credo che tu parli così perchè sai che fanno, anzi non fanno, quello che più aggrada loro o i loro capi. Se tu avessi la sicurezza che stanno governandoci bene, penso che gli daresti anche di più, conoscendo i rischi di un malgoverno e del potere economico che li influenzerebbe altrimenti. ALlora la soluzione corretta non è quella di diminuire il loro stipendio e diminuirne il numeoro, perchè così aiutresti ancora di più l'oligarchia attuale, anzi ormai la dittatura di uno, a comandarli. E prendendo anche meno soldi, quei pochi rimasti, sarebbero più corruttibili. Come vedi se ci rifletti peggiori solo la situazione. Invece la soluzione corretta è modificare le leggi ed il regolamento delle camere, in modo tale che i parlamentari vengano controllati a puntino, e che facciano il loro lavoro, che vengano proposti ed eletti direttamente dal popolo, e che stanchi ma fieri di loro tornino a casa senza avere pensieri per il loro futuro, con tutti i conti pagait, le ferie già prenotate, e consorte e figli felici. Se lavorassero così, troppo ci sarebbe da fare per risistemare l'Italia, e più che diminuirli dovremmo aumentarli. RIcorda che loro non deovno semplicemente votare, ma il lavoro più importante è di definire le leggi, lavorare in commissione, ecc.... Un saluto a tutti.
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Erasmo69 il 24/06/09 alle 18:52 via WEB
La Gelmini e molti componenti di questo governo ragionano con il denaro e non con il cuore. Sono persone "materialiste" che guidano una nazione, una società... ma l'Italia non è un'azienda! Un'azienda se ne frega dei problemi sociali... uno stato invece non dovrebbe farlo. Stanno rovinando la scuola, la sanità, la pubblica amministrazione in nome del loro unico Dio... il denaro! Non capisco come possano così tante persone continuare a votarli, boh? Forse l'Iran è già qui! Un saluto triste, Eras
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Erasmo69 il 24/06/09 alle 18:45 via WEB
Grande De Andrè! Un mito!
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solonelcielo il 18/06/09 alle 21:13 via WEB
Mi associo!
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solonelcielo il 18/06/09 alle 20:48 via WEB
Il problema di base non è il sistema, come ci fanno credere. Qualsiasi sistema, dico qualsiasi, se non ci sono uomini di buona volontà nelle cariche pubbliche, non funziona. Ritengo che il sistema che più garantisce la democrazie e rappresenta i cittadini è quello originariamente previsto dalla costituzione italiana, ovvero il proporzionale perfetto. Tutte le critiche che hannorivolto a quel sistema per cambiarlo si sono rivelate, dopo tanti anni, false, e ancora però continuano a lamentarsi. In realtà ci stanno portando verso il bipartitismo, la forma subito precedente alla dittatura. Serve solo al potere economico per governare meglio i partiti, solo due gerarchie, compatte, facilmente gestibili. Non si migliora cambiando il sistema, ma gli uomini, e migliorando gi strumenti di controllo. Ci vuole volontà per fare le cose, e buona volontà per farle bene. Il sistema da te proposto è ancora peggiore del bipartitismo, praticamente il partito unico del fascismo. Ci vuole poso poi al potere economico ad eliminare i referendum o manipolarli con i media, così come fanno già ora. Il referendum sulla legge porcata è una porcata ancora peggiore. Bisognerebbe non votare e scendere in piazza a manifestare la porcat di questo referendum, e chiedre a tutti i politici di smetterla di prenderci per i fondelli. Il popolo, purtroppo, è manipolabile. La dittatura dle popolo o democrazia del popolo è una utopia, fino a che i media saranno gestibili da privati poteri economini.
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SIAMOVIVI_LAZIO il 15/06/09 alle 18:36 via WEB
non ci sono nè sindacati nè vecchie figura politiche...c'è la gente...ci siamo noi italiani, donne e uomini, che vogliono cambiare, uniti, questo stato di cose
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ai sensi della legge n. 62 del 7.03.2001»
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