SIAMOVIVI_VENETO

LA NON SICUREZZA


VENETO SENZA SICUREZZARivolta degli immigrati romeni onesti contro i romeni “criminali”. Come anticipato dal Gazzettino, le comunità romene del Nordest chiedono al Parlamento di Bucarest che i loro connazionali che commettono reati in Italia scontino la pena in patria. E con un supplemento di pena per aver danneggiato l'immagine del loro Paese all'estero.I responsabili di alcune associazioni culturali romene sparse fra Treviso, Padova, Venezia e Udine hanno scritto una lettera al senatore Viorel Badea, eletto nel Parlamento di Bucarest in rappresentanza dei cittadini residenti all'estero, chiedendo di varare un pacchetto di misure legislative e diplomatiche per “proteggere” chi lavora e vive onestamente. Sono stanchi di far di tutto per integrarsi e vedere il loro impegno vanificato da un pugno di delinquenti che sporca l'immagine della Romania: «I cittadini romeni che commettono gravi reati in Italia scontino la loro pena esclusivamente nelle carceri romene», è la prima richiesta, a cui si aggiunge quella di prevedere un periodo supplementare in carcere attraverso l'introduzione nel codice penale del reato di diffamazione e gravi danni recati all'immagine della Romania e dei suoi cittadini all'estero.    «In Romania c'è la certezza della pena», spiega Florentina Rosioru sulle pagine del Gazzettino. Alla presidente dell'associazione romeno-moldava di Treviso fa eco Raduca Lazarovici, che a Padova guida un'associazione per il dialogo interculturale: «In Romania la violenza sessuale è un reato rarissimo punito con pene durissime. Qui invece si scatenano». Ci rimettono le nostre donne, violentate e stuprate, i giovani uccisi da guidatori ubriachi, i derubati dai bambini , fatti venire apposta per agire in piena luce del giorno, in mezzo alla gente che sta andando a prendere un treno o è in tram. Sono molti anni che la gente protesta, ma rispondono che anche gli italiani rubano, violentano e fanno finta di fare qualcosa mettendo qualche soldato in bella mostra.Finalmente, dopo che questi episodi sono aumentati enormemente, anche gli stessi rumeni onesti si sentono minacciati per la fama dei loro connazionali criminali, a causa dei guai commessi, e chiedono misure efficaci.I politici vivono e dormono sicuri e protetti dalla polizia e dalle guardie del corpo. Vogliono mantenere l’incertezza della pena, e i tre anni di condizionale, cioè di sconto della pena, per avere la sicurezza di restare anche loro fuori dalla patrie galere.