VIAGGI DEL CUORE

Metti il tuo dito....


   
LA PAROLA7 aprile 2013DomenicaS. Giovanni Battista de la Salle (m)2.a di Pasqua - PPREGHIERA DEL MATTINO"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur nonavendo visto crederanno!". Signore, nel tuo Figlio Gesù tu hai compiutol'avvenimento più straordinario di tutti i tempi, ma non l'hai fatto inmodo da obbligarci a credere. Tu non forzi la nostra libertà, ci lasci liberidi scegliere, liberi di credere, liberi di amarti. Tu hai messo a nostradisposizione una potenza che mai nessuna scienza giungerà ad eguagliare,e noi l'abbiamo resa arida con il nostro dubitare.Signore, tu sei la risurrezione e la vita. Io credo, ma vieni adaccrescerela mia fede perché la tua potenza di vita in me possa trasformarmisecondo la tua immagine. Io so che tu in me puoi tutto, ma che nonfarai nulla senza il mio "Fiat": tu aspetti il mio accordo per compierela tua volontà. Se solo noi avessimo la fede come un granello disenape, tu potresti trasformare il mondo. Gloria alla tua risurrezione,Cristo! Gloria alla tua regalità! Gloria a te che governi ogni cosa per amore verso gli uomini!ANTIFONA D'INGRESSOCome bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale,che vi facciacrescere verso la salvezza. Alleluia. (1Pt 2,2)COLLETTADio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi lafede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dato, perchétutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimoche ci hapurificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...PRIMA LETTURA (At 5,12-16)Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini e di donne.Dagli Atti degli ApostoliMolti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli.Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nessuno degli  altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, unamoltitudinedi uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persinonelle piazze,ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, almenola sua ombra coprisse qualcuno di loro.Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malatie persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.Parola di Dio.SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è per sempre.Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».Dica la casa di Aronne: «Il suo amore è per sempre».Dicano quelli che temono il Signore: «Il suo amore è per sempre». R.La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d'angolo.Questo è stato fatto dal Signore: una meraviglia ai nostri occhi.Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!Benedetto colui che viene nel nome del Signore. Il Signore è Dio, egli ci illumina. R. SECONDA LETTURA (Ap 1,9-11a.12-13.17-19)Ero morto, ma ora vivo per sempre.Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostoloIo, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno enella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamataPatmos acausa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di meuna vocepotente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scriviloin un libroe mandalo alle sette Chiese».Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appenavoltato vidisette candelabri d'oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a unFiglio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al pettocon una fascia d'oro.Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando sudi me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo,e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi dellamorte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presentie quelle che devono accadere in seguito.Parola di Dio.CANTO AL VANGELO (Gv 20,29)R. Alleluia, alleluia.Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto:beati quelli che non hanno e hanno creduto!.R. Alleluia.VANGELO (Gv 20,19-31)Otto giorni dopo venne Gesù.+ Dal Vangelo secondo GiovanniLa sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiusele porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo,mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono alvedere il Signore.Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me,anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete loSpirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati;a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quandovenne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!».Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi enon metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia manonel suo fianco, io non credo».Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro ancheTommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse:«Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda lemie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essereincredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli chenon hanno visto e hanno creduto!».Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sonostati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediateche Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate lavita nel suo nome.Parola del Signore.OMELIAPartecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le paroledi Cristo che si rivolge agli apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace".Inoltre, imploriamo il Signore di concederci "unità e pace secondo lasua volontà" e di donare "la pace ai nostri giorni".Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte, augurò la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero.Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristoha portato la pace nell'anima inquieta dell'uomo. L'anima creata da Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio è il fondamento della pacetra gli uomini. Liberato dalla schiavitù del peccato, l'uomo è in pace,ha l'anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri.È partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi adessa, che si può stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini,in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsial suo popolo unico. Il suo desiderio, che è di riunire tutti gli uominiin seno ad un'unica comunità per salvarli, è già espressonell'Antico Testamento.Gli Ebrei capirono di essere un popolo unico nella lontana notte diPasqua in cui Dio li separò dagli Egiziani ed indicò loro laTerra promessa.La Pasqua viene per ricordare questo avvenimento alle generazionisuccessive: in questo giorno ogni ebreo ha il sentimento di esseredi nuovo condotto fuori dall'Egitto per essere salvato. Allo stessomodo, il nuovo popolo di Dio è nato il giorno di Pasqua, quandola concordia eterna fu rinnovata e suggellata dal sangue del Figliodi Dio. Questo popolo creato da Cristo è precisamentela Chiesa.Gli uomini assomigliano a piccoli universi, chiusi e segreti. Dioli ha creati così. Ciò nonostante, il Creatore ha dato agli uominianche il gusto di riunirsi in gruppi, di vivere, di lavorare, di crearein comune. Dio ha voluto allo stesso tempo assicurare loro la salvezzain quanto comunità, la salvezza del suo popolo. Accettare la salvezzapromessa da Dio significa nello stesso tempo integrarsi al nuovo popoloriunito da Cristo, in seno al quale tutti usano i medesimi strumentidella grazia, cioè i sacramenti, scaturiti dalla Passione di Cristo.In diversi momenti, il Nuovo Testamento designa Cristo comeil volto visibile di Dio, l'immagine del Padre, il suo segno(Col 1,15; Gv 1,18). Cristo è come un sacramento che significae trasmette l'amore del Padre. È un segno carico di significato e diforza di salvezza; in lui si trovano riuniti il perdono del Padre e lafiliazione. In questo senso, Cristo appare come il primo sacramentonato dall'amore di Dio, la fonte di tutti i sacramenti.I sacramenti possono esistere solamente perché in loro Cristostesso è presente ed agisce.Come una madre premurosa, la Chiesa si sforza di spiritualizzaretutta la vita dei suoi figli e delle sue figlie. Vivere la spiritualità,provare la pace dell'anima è tentare di dare un carattere divinoal quotidiano attraverso il flusso di grazie, di sapienza, disentimenti, di consolazione che viene da Dio. Per ottenere lasalvezza, egli ci fa pervenire, in un modo o nell'altro, a raggiungereCristo. Ci fa camminare la mano nella mano con i figli del popolodi Dio, ci dirige verso un destino comune sotto l'egida di Cristoche si occupa di noi, ci perdona, ci santifica e ci concede la pace.PREGHIERA SULLE OFFERTEAccogli con bontà, Signore. l'offerta del tuo popolo [e dei nuovibattezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,guidaci alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.ANTIFONA ALLA COMUNIONE"Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi e non essereincredulo, ma credente". Alleluia. (cf. Gv 20,27)PREGHIERA DOPO LA COMUNIONEDio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamoricevuto continui a operare nella nostra vita.Per Cristo nostro Signore.MEDITAZIONESan Tommaso amava Gesù, il maestro che lo scelse come apostolo,e si mise interamente al suo servizio. Ma, quando vide Gesùcrocifisso, vacillò nella fede, come tutti gli altri. E non si puònegare il fatto seguente: i suoi dubbi non furono solamente,come per gli altri, il risultato delle circostanze. Fu per luil'effetto di una pericolosa condizione dello Spirito. Stando a sanGiovanni, secondo le stesse parole del Salvatore, si vede beneche egli meritava più degli altri il biasimo di Gesù. Si eraisolato da tutti, rifiutò violentemente la testimonianza, nondi uno solo ma di tutti gli altri: "Se non vedo nelle sue maniil segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato,non crederò" (Gv 20,25).Abbiamo visto manifestarsi il suo dubbio interiore anche primadella risurrezione. Tommaso voleva, prima di tutto, delle proveriguardo la missione del suo maestro: "Signore, non sappiamodove vai e come possiamo conoscere la via?" (Gv 14,5).Con un tale stato d'animo, Tommaso non poteva non sentirela medesima esigenza di prove tangibili all'annuncio dellarisurrezione. In mancanza di prove, egli rifiuta di credere emette in dubbio ogni cosa riguardo al suo maestro. Fino aquando non gli venga tutto dimostrato. È in quel momentoche sopraggiunge il Salvatore per colmareil suo desiderio.Ma gli rimprovera fermamente la sua ostinazione. L'apostolo,sottomesso e ormai fiducioso, si sente dire ciò che oggiconcerne tutti: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beatiquelli che pur non avendo visto, crederanno!" (Gv 20,29).Card. JOHN HENRY NEWMAN