VIAGGI DEL CUORE

Camminando sulle orme di Gesù attraverso il vangelo.

 

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PREGANDO POI...

 

La vera preghiera. Il Pater

[7]Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8]Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. [9]Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10]venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11]Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12]e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13]e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

[14]Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15]ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

 

 

 

Parola di oggi 24/9/2011

Post n°109 pubblicato il 24 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

LA PAROLA DI OGGI
24 settembre 2011
Sabato
S. Pacifico da Sanseverino Marche - XXV tempo ordinario - (A) - I

PREGHIERA DEL MATTINO
Ogni mattina è come una finestra aperta sull'ignoto. Noi abbiamo,

certo, dei progetti, delle speranze e dei sogni da realizzare in

questa parte di vita che è

una giornata. Tuttavia resta una parte importante di ignoto e di

inatteso. Noi ti preghiamo,

Signore, toglici quest'angoscia di fronte all'ignoto, al futuro, e

dacci la forza di

porre tutta la nostra fiducia in Dio.

ANTIFONA D'INGRESSO
"Io sono la salvezza del popolo", dice il Signore,
"in qualunque prova mi invocheranno, li esaudirò e sarò il loro

Signore per sempre".

COLLETTA
O Dio, che nell'amore verso di te e verso il prossimo hai posto il

fondamento di tutta la legge, fa' che osservando i tuoi

comandamenti meritiamo di entrare

nella vita eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Zc 2,5-9.14-15)
Io vengo ad abitare in mezzo a te.
Dal libro del profeta Zaccaria
Alzai gli occhi, ed ecco un uomo con una fune in mano per misurare.

Gli domandai: «Dove vai?». Ed egli: «Vado a misurare Gerusalemme

per vedere qual è l

a sua larghezza e qual è la sua lunghezza».
Allora l'angelo che parlava con me uscì e incontrò un altro angelo,

che gli disse: «Corri, va' a parlare a quel giovane e digli:

"Gerusalemme sarà priva di mura,

per la moltitudine di uomini e di animali che dovrà accogliere.

Io stesso - oracolo del

Signore - le farò da muro di fuoco all'intorno e sarò una gloria in

mezzo ad essa".
Rallégrati, esulta, figlia di Sion, perché, ecco, io vengo ad abitare

in mezzo a te. Oracolo del Signore. Nazioni numerose aderiranno

 

 

in quel giorno al Signore

e diverranno suo popolo, ed egli dimorerà in mezzo a te».

Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Ger 31,10-12.13)
R. Il Signore ci custodisce come un pastore il suo gregge.
Ascoltate, genti, la parola del Signore,
annunciatela alle isole più lontane e dite:
«Chi ha disperso Israele lo raduna
e lo custodisce come un pastore il suo gregge». R.
Perché il Signore ha riscattato Giacobbe,
lo ha liberato dalle mani di uno più forte di lui.
Verranno e canteranno inni sull'altura di Sion,
andranno insieme verso i beni del Signore. R.
La vergine allora gioirà danzando
e insieme i giovani e i vecchi.
«Cambierò il loro lutto in gioia,
li consolerò e li renderò felici, senza afflizioni». R.

CANTO AL VANGELO (2Tm 1,10)
R. Alleluia, alleluia.
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte
e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
R. Alleluia.

VANGELO (Lc 9,43b-45)
Il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato. Avevano timore

di interrogarlo su questo argomento.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose

che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente

queste parole: il Figlio

dell'uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così

misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore

di interrogarlo su questo

argomento.
Parola del Signore.

OMELIA
Cristo annuncia agli apostoli la Passione: "Mettetevi bene in

mente queste parole: il Figlio dell'uomo sta per essere consegnato in mano degli uomini".

All'annuncio di questa disgrazia, gli apostoli restano senza parole: "Avevano paura a

rivolgergli domande su tale argomento", dice l'evangelista.

L'oppressione, la persecuzione

dei giusti, la loro morte risulta sempre incomprensibile. Eppure

questa ingiustizia è

sempre attuale.
Per le nostre origini, per la creazione, noi siamo tutti fratelli,

creature e figli dello stesso Padre, chiamati ad un alto destino,

poiché l'uomo è la corona

della creazione. Come accettare allora che l'uomo possa diventare

un pericolo per il

proprio fratello? "Homo homini lupus", dicevano gli antichi, cioè

l'uomo è lupo per il suo simile.
Quando si disprezza l'uomo fino a perseguitarlo e a minacciarlo di

morte, si nega la creazione, si disonora la parola di Dio. Rinnegando

un fratello, l'uomo r

innega la sua dignità di uomo. È un tradimento del proprio destino.
Cristo, Figlio di Dio - e nostro fratello - è venuto fra noi per correggere

questa grave corruzione dei rapporti interpersonali. Egli accetta le

sofferenze

della croce per riparare l'offesa a Dio, arrecata da questo grave

attentato alla sua creazione

e per darci l'esempio supremo dell'amore fraterno dando la vita per i fratelli.
Insegnamento ed esempio: alla violenza Cristo oppone la dolcezza,

alla collera la sopportazione, all'odio l'amore, alla morte la vita.
Il Padre ha manifestato il suo amore tramite la creazione e nella

creazione. Il suo amore è la garanzia stessa della vita. Il Figlio, per

amore, è divenuto solidale

degli uomini. Dio è amore e carità. Con questo duplice impegno il

Figlio ha riscattato

l'uomo caduto e ha rinnovato la vita, facendo il bene, ovunque sia

passato nella sua

vita terrena.
La sofferenza del povero, per lo più provocata dall'uomo, resta sempre

inammissibile ed incomprensibile, ed anzi intollerabile. In questo

ambito si impone un c

ambiamento radicale. L'ispirazione ci deve venire dall'insegnamento e

dall'esempio di Cristo.

Anche a costo di sacrifici. Certo, ciò richiede un certo superamento di

se stessi, un

superamento dell'umano. L'inno alla carità cantato da san Paolo può

darcene precise indicazioni.
Ogni infelice mediti su Geremia. Questo profeta deve dare l'esempio

di un uomo che, colpito dalla sofferenza, è spinto a ribellarsi contro

Dio, ma che finisce poi

per abbandonarsi a colui che solo allora, tramite la sofferenza, egli

 

giunge a conoscere.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli, o Padre, l'offerta del tuo popolo e donaci in questo

sacramento di salvezza i beni nei quali crediamo e speriamo con amore di figli. Per Cristo nostro

Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
"Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore, e le mie pecore

conoscono me", dice il Signore. (Gv 10,14)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Guida e sostieni, Signore, con il tuo continuo aiuto il popolo che hai

nutrito con i tuoi sacramenti, perché la redenzione operata da questi misteri trasformi

tutta la nostra vita. Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
È bene ricordarci delle parole di un canto parrocchiale: "Se la speranza

ti ha fatto avanzare più della paura, avrai gli occhi aperti. Allora, potrai resistere

fino al sole del nuovo giorno".
Un detto popolare assicura che dopo ogni inverno arriva la

primavera, o che dopo il venerdì santo c'è sempre una Pasqua...

Concedimi, Signore, questa

speranza perché, in mezzo alle prove e alle sofferenze, i miei

occhi non ti abbandonino mai e

possano vedere il tuo sole e la tua grazia.

 
 
 

Parola di oggi 23/9/2011

Post n°108 pubblicato il 23 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Venerdì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. PIO da Pietrelcina (memoria)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Beata Teresa di Calcutta 
«Ma voi chi dite che io sia?»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,18-22. 
Un giorno, mentre Gesù si trovava in un luogo appartato a pregare

e i discepoli erano con lui, pose loro questa domanda: «Chi sono io secondo la gente?». 
Essi risposero: «Per alcuni Giovanni il Battista, per altri Elia, per

altri uno degli antichi profeti che è risorto». 
Allora domandò: «Ma voi chi dite che io sia?». Pietro, prendendo

la parola, rispose: «Il Cristo di Dio». 
Egli allora ordinò loro severamente di non riferirlo a nessuno. 
«Il Figlio dell'uomo, disse, deve soffrire molto, essere riprovato

dagli anziani, dai sommi sacerdoti e dagli scribi, esser messo a morte e risorgere il

terzo giorno».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 22/9/2011

Post n°107 pubblicato il 22 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

Giovedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. MAURIZIO, Martire,  S. IGNAZIO da Santhià, Sacerdote O.F.M. Cap.
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Giovanni Damasceno 
Erode cerca di vedere il Cristo

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,7-9. 
Intanto il tetrarca Erode sentì parlare di tutti questi avvenimenti e non sapeva che cosa pensare, perché alcuni dicevano: «Giovanni è risuscitato dai morti», 
altri: «E' apparso Elia», e altri ancora: «E' risorto uno degli antichi profeti». 
Ma Erode diceva: «Giovanni l'ho fatto decapitare io; chi è dunque costui, del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 21/9/2011

Post n°106 pubblicato il 21 Settembre 2011 da sole.cp2
 

LA PAROLA DI OGGI
21 settembre 2011
Mercoledì
S. Matteo - XXV tempo ordinario - (A) - P

PREGHIERA DEL MATTINO
Beato apostolo Matteo, dicci cosa è avvenuto tra te e Gesù, perché alla sua chiamata hai lasciato tutto per seguirlo subito, parlaci del suo sguardo, che ti ha convinto più delle sue parole. Prega il Figlio di Davide perché noi possiamo incontrarlo come tu l'hai incontrato, perché ci mettiamo sempre al suo seguito e gli proviamo il nostro amore nella radicalità delle esigenze evangeliche. Dio è venuto alla tua tavola, e certamente era quella dei peccatori, ma era soprattutto la tua anima peccatrice che egli si è degnato di visitare, mangiando e comunicando con te. Intercedi presso Dio clementissimo perché noi incontriamo la misericordia, e perché, cessando di allinearci con quelli che si scandalizzano, non esitiamo più ad andare incontro all'umanità più peccatrice, più reietta, più malata, per annunciarle che il medico delle nostre anime è vivo.

ANTIFONA D'INGRESSO
Dice il Signore: "Andate, predicate il Vangelo a tutte le genti, battezzatele e insegnate loro a osservare tutte le cose che vi ha comandato". (cf. Mt 28,19-20)

COLLETTA
O Dio, che nel disegno della tua misericordia, hai scelto Matteo il pubblicano e lo hai costituito apostolo del Vangelo, concedi anche a noi, per il suo esempio e la sua intercessione, di corrispondere alla vocazione cristiana e di seguirti fedelmente in tutti i giorni della nostra vita. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (Ef 4,1-7.11-13)
Cristo ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere evangelisti.
Dalla lettera di san Paolo apostolo agli Efesini
Fratelli, io, prigioniero a motivo del Signore, vi esorto: comportatevi in maniera degna della chiamata che avete ricevuto, con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell'amore, avendo a cuore di conservare l'unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace.
Un solo corpo e un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati, quella della vostra vocazione; un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo. Un solo Dio e Padre di tutti, che è al di sopra di tutti, opera per mezzo di tutti ed è presente in tutti.
A ciascuno di noi, tuttavia, è stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Ed egli ha dato ad alcuni di essere apostoli, ad altri di essere profeti, ad altri ancora di essere evangelisti, ad altri di essere pastori e maestri, per preparare i fratelli a compiere il ministero, allo scopo di edificare il corpo di Cristo, finché arriviamo tutti all'unità della fede e della conoscenza del Figlio di Dio, fino all'uomo perfetto, fino a raggiungere la misura della pienezza di Cristo.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 18)
R. Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
I cieli narrano la gloria di Dio,
l'opera delle sue mani annuncia il firmamento.
Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia. R.
Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio. R.

CANTO AL VANGELO
R. Alleluia, alleluia.
Non ti lodiamo, Dio, ti proclamiamo Signore;
ti acclama il coro degli apostoli.
R. Alleluia.

VANGELO (Mt 9,9-13)
Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori.
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre andava via, Gesù vide un uomo, chiamato Matteo, seduto al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli si alzò e lo seguì.
Mentre sedeva a tavola nella casa, sopraggiunsero molti pubblicani e peccatori e se ne stavano a tavola con Gesù e con i suoi discepoli. Vedendo ciò, i farisei dicevano ai suoi discepoli: «Come mai il vostro maestro mangia insieme ai pubblicani e ai peccatori?».
Udito questo, disse: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Andate a imparare che cosa vuol dire: Misericordia io voglio e non sacrifici. Io non sono venuto infatti a chiamare i giusti, ma i peccatori».
Parola del Signore.

OMELIA
Mistero di questa chiamata, come di ogni vocazione, tanto più che ci troviamo qui all'ultima fase di un processo interiore di una certa durata. Il "Seguimi" pronunciato da Gesù trova in ogni caso il terreno preparato, dal momento che la risposta è immediata: "Egli si alzò e lo seguì". E Matteo subito si unì al gruppo degli apostoli, in cui il suo arrivo dovette destare sorpresa: un pubblicano fra questi uomini del popolo, alcuni dei quali erano zeloti, e quindi della fazione opposta! Uno che, per mestiere, trafficava col denaro, un uomo fraudolento come tutti i suoi colleghi, fra pescatori che, invece, guadagnavano duramente la loro vita! Ma si doveva pur dare inizio alla Chiesa, che è conciliazione degli opposti. Da parte sua Matteo cerca di trascinare i suoi colleghi verso Gesù, e così quest'insolito gruppo si mette a tavola con i discepoli. Per i farisei, che sono venuti a spiare, il Signore ha fallito la sua prima prova: come potrebbe un uomo di Dio frequentare questa gentaglia? Ma Gesù riesce a dominare la situazione, con una parabola sensata e un passo di Osea: il medico va agli ammalati, come è suo dovere; e a tutti i sacrifici Dio predilige la misericordia. Probabilmente perché la misericordia è il sacrificio che ci costa di più: ecco perché la trascuriamo così spesso...

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Veniamo a te, Signore, con offerte e preghiere, celebrando la memoria di san Matteo; guarda benigno la tua Chiesa e custodiscila nella fede, che gli Apostoli hanno propagato con l'annunzio del Vangelo. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
Dice il Signore:
"Non sono venuto a chiamare i giusti ma i peccatori". (Mt 9,13)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
O Padre, tu ci fai rivivere nell'Eucaristia l'esperienza gioiosa di san Matteo, che accolse come ospite il nostro Salvatore; fa' che possiamo sempre ricuperare le nostre energie alla mensa di colui che è venuto a chiamare a salvezza non i giusti, ma i peccatori, Gesù Cristo, nostro Signore. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.

PREGHIERA DELLA SERA
"Mehr Licht...", "Più luce!", esclamava Goethe, il grande poeta tedesco in punto di morte. Reclamava che aprissero le finestre perché non voleva morire nell'incertezza della penombra. Sentendo ormai prossimo il crepuscolo della sua vita, il poeta voleva vedere, capire...
Signore Gesù, stammi vicino, sii misericordioso: concedimi la luce eterna della fede, che mi illumini e mi conduca a te durante tutta la mia vita. E, quando scenderà per me l'ultima notte, la tua luce mi conduca alla casa del Padre. 

 
 
 

Parola di oggi 20/9/2011

Post n°105 pubblicato il 20 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

 

Martedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : SS. Andrea Kim Tae-gon, Paolo Chong ha-sang e 101, Martiri (memoria)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Isacco della Stella 
«Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,19-21. 
Un giorno andarono a trovarlo la madre e i fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. 
Gli fu annunziato: «Tua madre e i tuoi fratelli sono qui fuori e desiderano vederti». 
Ma egli rispose: «Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 19/9/2011

Post n°104 pubblicato il 19 Settembre 2011 da sole.cp2
 

Lunedì della XXV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. GENNARO, Vescovo e martire (mf)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Massimo il Confessore 
« Lampada per i miei passi è la tua parola » (Sal 118,105)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,16-18. 
Nessuno accende una lampada e la copre con un vaso o la pone sotto un letto; la pone invece su un lampadario, perché chi entra veda la luce. 
Non c'è nulla di nascosto che non debba essere manifestato, nulla di segreto che non debba essere conosciuto e venire in piena luce. 
Fate attenzione dunque a come ascoltate; perché a chi ha sarà dato, ma a chi non ha sarà tolto anche ciò che crede di avere».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 18/9/2011

Post n°103 pubblicato il 18 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

XXV Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno A

Santo(i) del giorno : S. GIUSEPPE da Copertino, Sacerdote O.F.M. Conv.
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Gregorio Magno 
«Andate anche voi nella mia vigna»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 20,1-16a. 
«Il regno dei cieli è simile a un padrone di casa che uscì all'alba per prendere a giornata lavoratori per la sua vigna. 
Accordatosi con loro per un denaro al giorno, li mandò nella sua vigna. 
Uscito poi verso le nove del mattino, ne vide altri che stavano sulla piazza disoccupati 
e disse loro: Andate anche voi nella mia vigna; quello che è giusto ve lo darò. Ed essi andarono. 
Uscì di nuovo verso mezzogiorno e verso le tre e fece altrettanto. 
Uscito ancora verso le cinque, ne vide altri che se ne stavano là e disse loro: Perché ve ne state qui tutto il giorno oziosi? 
Gli risposero: Perché nessuno ci ha presi a giornata. Ed egli disse loro: Andate anche voi nella mia vigna. 
Quando fu sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: Chiama gli operai e dà loro la paga, incominciando dagli ultimi fino ai primi. 
Venuti quelli delle cinque del pomeriggio, ricevettero ciascuno un denaro. 
Quando arrivarono i primi, pensavano che avrebbero ricevuto di più. Ma anch'essi ricevettero un denaro per ciascuno. 
Nel ritirarlo però, mormoravano contro il padrone dicendo: 
Questi ultimi hanno lavorato un'ora soltanto e li hai trattati come noi, che abbiamo sopportato il peso della giornata e il caldo. 
Ma il padrone, rispondendo a uno di loro, disse: Amico, io non ti faccio torto. Non hai forse convenuto con me per un denaro? 
Prendi il tuo e vattene; ma io voglio dare anche a quest'ultimo quanto a te. 
Non posso fare delle mie cose quello che voglio? Oppure tu sei invidioso perché io sono buono? 
Così gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 17/9/2011

Post n°102 pubblicato il 17 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Sabato della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. ROBERTO Bellarmino, Card. S.J. e Dottore della Chiesa,  S. ILDEGARDA di Bingen, Vergine, mistica 
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Sant'Amedeo di Losanna 
« Fruttò cento volte tanto »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,4-15. 
Poiché una gran folla si radunava e accorreva a lui gente da ogni città, disse con una parabola: 
«Il seminatore uscì a seminare la sua semente. Mentre seminava, parte cadde lungo la strada e fu calpestata, e gli uccelli del cielo la divorarono. 
Un'altra parte cadde sulla pietra e appena germogliata inaridì per mancanza di umidità. 
Un'altra cadde in mezzo alle spine e le spine, cresciute insieme con essa, la soffocarono. 
Un'altra cadde sulla terra buona, germogliò e fruttò cento volte tanto». Detto questo, esclamò: «Chi ha orecchi per intendere, intenda!». 
I suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. 
Ed egli disse: «A voi è dato conoscere i misteri del regno di Dio, ma agli altri solo in parabole, perchè vedendo non vedano e udendo non intendano. 
Il significato della parabola è questo: Il seme è la parola di Dio. 
I semi caduti lungo la strada sono coloro che l'hanno ascoltata, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dai loro cuori, perché non credano e così siano salvati. 
Quelli sulla pietra sono coloro che, quando ascoltano, accolgono con gioia la parola, ma non hanno radice; credono per un certo tempo, ma nell'ora della tentazione vengono meno. 
Il seme caduto in mezzo alle spine sono coloro che, dopo aver ascoltato, strada facendo si lasciano sopraffare dalle preoccupazioni, dalla ricchezza e dai piaceri della vita e non giungono a maturazione.
Il seme caduto sulla terra buona sono coloro che, dopo aver ascoltato la parola con cuore buono e perfetto, la custodiscono e producono frutto con la loro perseveranza. 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 16/9/2011

Post n°101 pubblicato il 16 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Venerdì della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : SS. CORNELIO e CIPRIANO, Martiri (memoria)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Benedetto XVI 
«C'erano con lui i Dodici e alcune donne»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 8,1-3. 
In seguito egli se ne andava per le città e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio. 
C'erano con lui i Dodici e alcune donne che erano state guarite da spiriti cattivi e da infermità: Maria di Màgdala, dalla quale erano usciti sette demòni, 
Giovanna, moglie di Cusa, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, che li assistevano con i loro beni. 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 15/9/2011

Post n°100 pubblicato il 15 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

Beata Marie Vergine Addolorata, Memoria

Oggi la Chiesa celebra : LA BEATA VERGINE MARIA ADDOLORATA (memoria)

Santo(i) del giorno : S. CATERINA da Genova, Vedova 
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Santa Teresa del Bambin Gesù 
«Donna, ecco il tuo figlio!»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 19,25-27. 
Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria di Clèofa e Maria di Màgdala. 
Gesù allora, vedendo la madre e lì accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco il tuo figlio!». 
Poi disse al discepolo: «Ecco la tua madre!». E da quel momento il discepolo la prese nella sua casa.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 14/9/2011

Post n°99 pubblicato il 14 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

Esaltazione della santa Croce, festa

Oggi la Chiesa celebra : L'ESALTAZIONE DELLA SANTA CROCE (Festa)

Santo(i) del giorno : S. ALBERTO DI GERUSALEMME, Vescovo e martire,  S. CIPRIANO, Vescovo e martire († 258)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Omelia greca del IV secolo 
« Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorché il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 3,13-17. 
Eppure nessuno è mai salito al cielo, fuorchè il Figlio dell'uomo che è disceso dal cielo. 
E come Mosè innalzò il serpente nel deserto, così bisogna che sia innalzato il Figlio dell'uomo, 
perché chiunque crede in lui abbia la vita eterna». 
Dio infatti ha tanto amato il mondo da dare il suo Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non muoia, ma abbia la vita eterna. 
Dio non ha mandato il Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo si salvi per mezzo di lui.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 13/9/2011

Post n°98 pubblicato il 13 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

LA PAROLA DI OGGI
13 settembre 2011
Martedì
S. Giovanni Crisostomo - XXIV tempo ordinario - (A) - IV

PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, degnati di rinnovare nella loro elezione coloro che tu

hai scelto come papa, cardinali, vescovi, sacerdoti, diaconi, così

come ogni responsabile di comunità, affinché, ben provvisti di

guide, possiamo servirti con animo pacificato e gioioso. Per mezzo

della spada della tua parola, si ergano contro gli abusi e vigilino

perché nessuno sia tratto in errore. Ricreino delle vie alla pace e

all'unità. Ricoprili della tua unzione, così come Eliseo ricevette il

mantello d'Elia e i due terzi del suo spirito. O Spirito Santo, guida la

tua Chiesa!

ANTIFONA D'INGRESSO
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te; i tuoi profeti

siano trovati degni di fede;
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)

COLLETTA
O Dio, che hai creato e governi l'universo, fa' che sperimentiamo

la potenza della tua misericordia, per dedicarci con tutte le forze al

tuo servizio. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (1Tm 3,1-13)
Bisogna che il vescovo sia irreprensibile; allo stesso modo i diaconi

conservino il mistero della fede in una coscienza pura.
Dalla prima lettera di san Paolo apostolo a Timoteo
Figlio mio, questa parola è degna di fede: se uno aspira all'episcopato,

desidera un nobile lavoro. Bisogna dunque che il vescovo sia

irreprensibile, marito di una sola donna, sobrio, prudente, dignitoso,

 

 

ospitale, capace di insegnare, non dedito al vino, non violento ma

benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. Sappia guidare bene l

a propria famiglia e abbia figli sottomessi e rispettosi, perché, se uno

non sa guidare la propria famiglia, come potrà aver cura della

Chiesa di Dio? Inoltre non sia un convertito da poco tempo, perché,

 

 

accecato dall'orgoglio, non cada nella stessa condanna del diavolo.

È necessario che egli goda buona stima presso quelli che sono fuori

della comunità, per non cadere in discredito e nelle insidie del demonio.
Allo stesso modo i diaconi siano persone degne e sincere nel parlare,

moderati nell'uso del vino e non avidi di guadagni disonesti, e

conservino il mistero della fede in una coscienza pura. Perciò siano

prima sottoposti a una prova e poi, se trovati irreprensibili, siano

ammessi al loro servizio.

Allo stesso modo le donne siano persone degne, non maldicenti,

sobrie, fedeli in tutto. I

diaconi siano mariti di una sola donna e capaci di guidare bene

i figli e le proprie famiglie.

Coloro infatti che avranno esercitato bene il loro ministero, si

acquisteranno un grado

degno di onore e un grande coraggio nella fede in Cristo Gesù.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 100)
R. Camminerò con cuore innocente.
Amore e giustizia io voglio cantare, 
voglio cantare inni a te, Signore.
Agirò con saggezza nella via dell'innocenza: 
quando a me verrai? R. 
Camminerò con cuore innocente 
dentro la mia casa.
Non sopporterò davanti ai miei occhi azioni malvagie, 
detesto chi compie delitti: non mi starà vicino. R.
Chi calunnia in segreto il suo prossimo 
io lo ridurrò al silenzio; chi ha occhio altero e cuore superbo 
non lo potrò sopportare. R.
I miei occhi sono rivolti ai fedeli del paese
perché restino accanto a me:
chi cammina per la via dell'innocenza,
costui sarà al mio servizio. R.

CANTO AL VANGELO (Lc 7,16)
R. Alleluia, alleluia.
Un grande profeta è sorto in mezzo a noi:
Dio ha visitato il suo popolo.
R. Alleluia.

 

VANGELO (Lc 7,11-17)
Ragazzo, dico a te, alzati.
Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù si recò in una città chiamata Nain e con lui

camminavano i suoi discepoli e una grande folla. Quando fu vicino

alla porta della città,

ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre

rimasta vedova; e

molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le

disse: «Non piangere!». Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori

si fermarono. Poi disse:

«Ragazzo, dico a te, àlzati!». Il morto si mise seduto e cominciò

a parlare. Ed egli lo

restituì a sua madre.
Tutti furono presi da timore e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande

profeta è sorto tra noi», e: «Dio ha visitato il suo popolo».

Questa fama di lui si diffuse

per tutta quanta la Giudea e in tutta la regione circostante.
Parola del Signore.

OMELIA
In questo brano, Luca ci parla di "Gesù" dicendo che si reca a Nain,

ma "Gesù" diviene "il Signore" nel momento in cui incontra

il corteo funebre. Questo

cambiamento di denominazione ci spinge a vedere in Gesù

il Signore della vita.
La morte, la sconfitta dell'uomo risultano insopportabili a Dio,

poiché lo scacco dell'uomo è anche lo scacco di Dio. Dio ha fatto

l'uomo per la vita, poiché egli

è Vita. In Gesù Cristo, egli ci rivela che la morte non solo gli è

insopportabile, ma anche che

egli è in grado di far sorgere la vita dalla morte stessa.
La pietà del Signore della Vita non è qui un vago sentimento

umano, anche se nella sua natura umana Gesù di Nazaret soffre di

vedere la vedova di

Nain piangere il proprio figlio: la sua pietà esprime un grido profondo

del Vivente in grado di

trasformare in vita ciò che il peccato dell'uomo ha fatto sì che

divenisse morte. Per Dio la morte

è un sonno: "Dico a te, alzati!". La nostra speranza è in questa

fede che fa sì che Gesù sia

per noi il Signore. Dio è più forte del male e della stessa morte.

Il Signore è in grado di fare

di ogni situazione una risurrezione.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore, i doni e le preghiere del tuo popolo,

e ciò che ognuno offre in tuo onore giovi alla salvezza di tutti.

Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
"Il Padre mio non perdonerà a voi, se non perdonerete di cuore

al vostro fratello". (cf. Mt 18,35)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
La potenza di questo sacramento, o Padre, ci pervada corpo e

anima, perché non prevalga in noi il nostro sentimento, ma l'azione del tuo Santo Spirito.

Per Cristo nostro Signore.

PREGHIERA DELLA SERA
Signore, ti lodo perché hai detto alla vedova di Nain: "Non piangere!".

Capisco così che tu hai compassione di tutte le lacrime. La tua pietà di uomo di Dio

non si limita a qualche parola buona, ma tu tocchi le nostre bare, ed ecco il miracolo:

ciò che è morto nei nostri deserti freddi e muti si rialza vivo. Una letizia senza nome si

prepara a risalire dalle profondità delle nostre amarezze e si dispiega liberamente in

lode della tua gloria. Questa sera, tocca ancora ciò che sembra irrimediabilmente morto,

ma che segretamente spera l'indicibile fruscio della tua divina presenza di Verbo fatto carne.

 
 
 

Parola di oggi 12/9/2011

Post n°97 pubblicato il 12 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Lunedì della XXIV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Oggi la Chiesa celebra : IL SANTISSIMO NOME DI MARIA (memoria facoltativa)

Santo(i) del giorno : S. CATERINA da Genova, Vedova
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Sant Agostino 
« Comanda con una parola e il mio servo sarà guarito »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 7,1-10. 
Quando ebbe terminato di rivolgere tutte queste parole al popolo che stava in ascolto, entrò in Cafarnao. 
Il servo di un centurione era ammalato e stava per morire. Il centurione l'aveva molto caro. 
Perciò, avendo udito parlare di Gesù, gli mandò alcuni anziani dei Giudei a pregarlo di venire e di salvare il suo servo. 
Costoro giunti da Gesù lo pregavano con insistenza: «Egli merita che tu gli faccia questa grazia, dicevano, 
perché ama il nostro popolo, ed è stato lui a costruirci la sinagoga». 
Gesù si incamminò con loro. Non era ormai molto distante dalla casa quando il centurione mandò alcuni amici a dirgli: «Signore, non stare a disturbarti, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; 
per questo non mi sono neanche ritenuto degno di venire da te, ma comanda con una parola e il mio servo sarà guarito. 
Anch'io infatti sono uomo sottoposto a un'autorità, e ho sotto di me dei soldati; e dico all'uno: Và ed egli va, e a un altro: Vieni, ed egli viene, e al mio servo: Fà questo, ed egli lo fa». 
All'udire questo Gesù restò ammirato e rivolgendosi alla folla che lo seguiva disse: «Io vi dico che neanche in Israele ho trovato una fede così grande!». 
E gli inviati, quando tornarono a casa, trovarono il servo guarito.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 11/9/2011

Post n°96 pubblicato il 11 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

 

Liturgia del giorno Domenica 28 Agosto 2011Lunedì 29 Agosto 2011Martedì 30 Agosto 2011Mercoledì 31 Agosto 2011Giovedì 01 Settembre 2011Venerdì 02 Settembre 2011Sabato 03 Settembre 2011Domenica 04 Settembre 2011Lunedì 05 Settembre 2011Martedì 06 Settembre 2011Mercoledì 07 Settembre 2011Giovedì 08 Settembre 2011Venerdì 09 Settembre 2011Sabato 10 Settembre 2011Domenica 11 Settembre 2011Lunedì 12 Settembre 2011Martedì 13 Settembre 2011Mercoledì 14 Settembre 2011Giovedì 15 Settembre 2011Venerdì 16 Settembre 2011Sabato 17 Settembre 2011Domenica 18 Settembre 2011Lunedì 19 Settembre 2011Martedì 20 Settembre 2011Mercoledì 21 Settembre 2011Giovedì 22 Settembre 2011Venerdì 23 Settembre 2011Sabato 24 Settembre 2011Domenica 25 Settembre 2011 
XXIV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO A)
Colore Liturgico Verde
Antifona
Da', o Signore, la pace a coloro che sperano in te; 
i tuoi profeti siano trovati degni di fede; 
ascolta la preghiera dei tuoi fedeli 
e del tuo popolo, Israele. (cf. Sir 36,15-16)
 
Colletta
O Dio, che hai creato e governi l'universo, 
fa' che sperimentiamo la potenza della tua misericordia, 
per dedicarci con tutte le forze al tuo servizio. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo... 

Oppure: 
O Dio di giustizia e di amore, 
che perdoni a noi se perdoniamo ai nostri fratelli, 
crea in noi un cuore nuovo 
a immagine del tuo Figlio, 
un cuore sempre più grande di ogni offesa, 
per ricordare al mondo come tu ci ami. 
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
 
Prima Lettura Sir 27,33-28,9

Perdona l'offesa al tuo prossimo e per la tua preghiera ti saranno

rimessi i peccati.

Dal libro del Siràcide

Rancore e ira sono cose orribili,
e il peccatore le porta dentro.
Chi si vendica subirà la vendetta del Signore,
il quale tiene sempre presenti i suoi peccati.
Perdona l'offesa al tuo prossimo
e per la tua preghiera ti saranno rimessi i peccati.
Un uomo che resta in collera verso un altro uomo,
come può chiedere la guarigione al Signore?
Lui che non ha misericordia per l'uomo suo simile,
come può supplicare per i propri peccati?
Se lui, che è soltanto carne, conserva rancore,
come può ottenere il perdono di Dio?
Chi espierà per i suoi peccati?
Ricòrdati della fine e smetti di odiare, 
della dissoluzione e della morte e resta fedele ai comandamenti.
Ricorda i precetti e non odiare il prossimo,
l'alleanza dell'Altissimo e dimentica gli errori altrui.
 
Salmo Sal 102
Il Signore è buono e grande nell'amore.
Benedici il Signore, anima mia,
quanto è in me benedica il suo santo nome.
Benedici il Signore, anima mia,
non dimenticare tutti i suoi benefici.

Egli perdona tutte le tue colpe,
guarisce tutte le tue infermità,
salva dalla fossa la tua vita,
ti circonda di bontà e misericordia. 

Non è in lite per sempre,
non rimane adirato in eterno.
Non ci tratta secondo i nostri peccati
e non ci ripaga secondo le nostre colpe.

Perché quanto il cielo è alto sulla terra,
così la sua misericordia è potente su quelli che lo temono;
quanto dista l'oriente dall'occidente,
così egli allontana da noi le nostre colpe.
 
Seconda Lettura Rm 14,7-9
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore.

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Romani 

Fratelli, nessuno di noi vive per se stesso e nessuno muore

per se stesso, perché se noi viviamo, viviamo per il Signore,

se noi moriamo, moriamo per il Signore. 
Sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. 
Per questo infatti Cristo è morto ed è ritornato alla vita: per

essere il Signore dei morti e dei vivi.

 
Acclamazione al Vangelo
Alleluia, alleluia.
Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:
come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri.
Alleluia.
 
Vangelo Mt 18,21-35
Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.

Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore,

se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte

dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose:

 

«Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette.
Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare

i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti,

quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti.

Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò

che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva,

e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo

supplicava dicendo: Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa.

Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli

condonò il debito. 
Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli

doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo:

Restituisci quello che devi!. Il suo compagno, prostrato a terra,

lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me e ti restituirò. Ma egl

i non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non

avesse pagato il debito.
Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti

e andarono a riferire al loro padrone tutto l'accaduto. Allora il padrone

fece chiamare quell'uomo e gli disse: Servo malvagio, io ti ho condonato

tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver

pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?. Sdegnato,

il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito

tutto il dovuto. 
Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di

cuore, ciascuno al proprio fratello».

 
Preghiera sulle offerte
Accogli con bontà, Signore, 
i doni e le preghiere del tuo popolo, 
e ciò che ognuno offre in tuo onore 
giovi alla salvezza di tutti. 
Per Cristo nostro Signore.
 
Antifona alla comunione
Quanto è preziosa la tua misericordia, o Dio! 
Gli uomini si rifugiano all'ombra delle tue ali. (Sal 36,8) 

Oppure: 
Il calice della benedizione che noi benediciamo 
è comunione con il sangue di Cristo; 
e il pane che spezziamo è comunione 
con il corpo di Cristo. (cf. 1Cor 10,16) 

Oppure: 
Il Padre mio non perdonerà a voi, 
se non perdonerete di cuore al vostro fratello. (cf. Mt 18,35)
 
Preghiera dopo la comunione
La potenza di questo sacramento, o Padre, 
ci pervada corpo e anima, 
perché non prevalga in noi il nostro sentimento, 
ma l'azione del tuo Santo Spirito. 
Per Cristo nostro Signore.
 
 

 
 
 

Parola di oggi 10/9/2011

Post n°95 pubblicato il 10 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

Sabato della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. NICOLA da Tolentino, Sacerdote dell'Ordine degli Agostiniani
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Francesco di Sales 
« Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,43-49. 
Non c'è albero buono che faccia frutti cattivi, né albero cattivo che faccia frutti buoni. 
Ogni albero infatti si riconosce dal suo frutto: non si raccolgono fichi dalle spine, né si vendemmia uva da un rovo. 
L'uomo buono trae fuori il bene dal buon tesoro del suo cuore; l'uomo cattivo dal suo cattivo tesoro trae fuori il male, perché la bocca parla dalla pienezza del cuore. 
Perché mi chiamate: Signore, Signore, e poi non fate ciò che dico? 
Chi viene a me e ascolta le mie parole e le mette in pratica, vi mostrerò a chi è simile: 
è simile a un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto le fondamenta sopra la roccia. Venuta la piena, il fiume irruppe contro quella casa, ma non riuscì a smuoverla perché era costruita bene. 
Chi invece ascolta e non mette in pratica, è simile a un uomo che ha costruito una casa sulla terra, senza fondamenta. Il fiume la investì e subito crollò; e la rovina di quella casa fu grande».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 9/9/2011

Post n°94 pubblicato il 09 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Venerdì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. PIETRO CLAVER, Sacerdote S.J. (memoria facoltativa)
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Liturgia spagnola mozarabica 
« Può forse un cieco guidare un altro cieco? »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,39-42. 
Disse loro anche una parabola: «Può forse un cieco guidare un altro cieco? Non cadranno tutt'e due in una buca? 
Il discepolo non è da più del maestro; ma ognuno ben preparato sarà come il suo maestro. 
Perché guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello, e non t'accorgi della trave che è nel tuo? 
Come puoi dire al tuo fratello: Permetti che tolga la pagliuzza che è nel tuo occhio, e tu non vedi la trave che è nel tuo? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vederci bene nel togliere la pagliuzza dall'occhio del tuo fratello. 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 8/9/2011

Post n°93 pubblicato il 08 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

Natività della Beata Vergine Maria, festa

Oggi la Chiesa celebra : LA NATIVITÀ BEATA VERGINE MARIA (Festa)

Santo(i) del giorno : B. FEDERICO Ozanam
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Pier Damiani 
« Natività di Maria Vergine, speranza e aurora di salvezza al mondo intero »  (Preghiera dopo la comunione)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 1,1-16.18-23. 
Genealogia di Gesù Cristo figlio di Davide, figlio di Abramo. 
Abramo generò Isacco, Isacco generò Giacobbe, Giacobbe generò Giuda e i suoi fratelli, 
Giuda generò Fares e Zara da Tamar, Fares generò Esròm, Esròm generò Aram, 
Aram generò Aminadàb, Aminadàb generò Naassòn, Naassòn generò Salmòn, 
Salmòn generò Booz da Racab, Booz generò Obed da Rut, Obed generò Iesse, 
Iesse generò il re Davide. Davide generò Salomone da quella che era stata la moglie di Urìa, 
Salomone generò Roboamo, Roboamo generò Abìa, Abìa generò Asàf, 
Asàf generò Giòsafat, Giòsafat generò Ioram, Ioram generò Ozia, 
Ozia generò Ioatam, Ioatam generò Acaz, Acaz generò Ezechia, 
Ezechia generò Manasse, Manasse generò Amos, Amos generò Giosia, 
Giosia generò Ieconia e i suoi fratelli, al tempo della deportazione in Babilonia. 
Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia generò Salatiel, Salatiel generò Zorobabèle, 
Zorobabèle generò Abiùd, Abiùd generò Elìacim, Elìacim generò Azor, 
Azor generò Sadoc, Sadoc generò Achim, Achim generò Eliùd, 
Eliùd generò Eleàzar, Eleàzar generò Mattan, Mattan generò Giacobbe, 
Giacobbe generò Giuseppe, lo sposo di Maria, dalla quale è nato Gesù chiamato Cristo. 
Ecco come avvenne la nascita di Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 
Giuseppe suo sposo, che era giusto e non voleva ripudiarla, decise di licenziarla in segreto. 
Mentre però stava pensando a queste cose, ecco che gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa, perché quel che è generato in lei viene dallo Spirito Santo. 
Essa partorirà un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati». 
Tutto questo avvenne perché si adempisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 
Ecco, la vergine concepirà e partorirà un figlio che sarà chiamato Emmanuele, che significa Dio con noi. 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 7/9/2011

Post n°92 pubblicato il 08 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Mercoledì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. GRATO di Aosta, Vescovo 
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Beato Guerrico d'Igny 
« Di essi è il regno di Dio »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,20-26. 
Alzati gli occhi verso i suoi discepoli, Gesù diceva: «Beati voi poveri, perché vostro è il regno di Dio. 
Beati voi che ora avete fame, perché sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perché riderete. 
Beati voi quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e v'insulteranno e respingeranno il vostro nome come scellerato, a causa del Figlio dell'uomo. 
Rallegratevi in quel giorno ed esultate, perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nei cieli. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i profeti. 
Ma guai a voi, ricchi, perché avete gia la vostra consolazione. 
Guai a voi che ora siete sazi, perché avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perché sarete afflitti e piangerete. 
Guai quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti facevano i loro padri con i falsi profeti.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 6/9/2011

Post n°91 pubblicato il 06 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

Martedì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. ZACCARIA, Profeta 
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] 
« Gesù se ne andò sulla montagna a pregare »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,12-19. 
In quei giorni Gesù se ne andò sulla montagna a pregare e passò la notte in orazione. 
Quando fu giorno, chiamò a sé i suoi discepoli e ne scelse dodici, ai quali diede il nome di apostoli: 
Simone, che chiamò anche Pietro, Andrea suo fratello, Giacomo, Giovanni, Filippo, Bartolomeo, 
Matteo, Tommaso, Giacomo d'Alfeo, Simone soprannominato Zelota, 
Giuda di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu il traditore. 
Disceso con loro, si fermò in un luogo pianeggiante. C'era gran folla di suoi discepoli e gran moltitudine di gente da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, 
che erano venuti per ascoltarlo ed esser guariti dalle loro malattie; anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi, venivano guariti. 
Tutta la folla cercava di toccarlo, perché da lui usciva una forza che sanava tutti.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 5/9/2011

Post n°90 pubblicato il 05 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Lunedì della XXIII settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : B. TERESA di Calcutta 
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 

Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Dalla «Lettera» 
Il sabato dell'ottavo giorno, fine della creazione

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 6,6-11. 
Un altro sabato egli entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. Ora c'era là un uomo, che aveva la mano destra inaridita. 
Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva di sabato, allo scopo di trovare un capo di accusa contro di lui. 
Ma Gesù era a conoscenza dei loro pensieri e disse all'uomo che aveva la mano inaridita: «Alzati e mettiti nel mezzo!». L'uomo, alzatosi, si mise nel punto indicato. 
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: E' lecito in giorno di sabato fare del bene o fare del male, salvare una vita o perderla?». 
E volgendo tutt'intorno lo sguardo su di loro, disse all'uomo: «Stendi la mano!». Egli lo fece e la mano guarì. 
Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra di loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù. 

 

 

 
 
 
 
 

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Data di creazione: 02/09/2009
 

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UNA LETTERA PER TE...

 

UNA LETTERA PER TE...

"Carissimo, mio unico bene,

Quando ti sei alzato, questa mattina, 
ti ho osservato ed ho sperato che mi parlassi, 
fosse anche con due sole parole, chiedendo 
la mia opinione o ringraziandomi per 
qualcosa di buono che ti era accaduto ieri. 
Ma ho notato che eri molto occupato a cercare 
il vestito adatto da indossare per 
andare al lavoro. 
Ho continuato ad aspettare ancora, 
mentre correvi per la casa 
per vestirti e sistemarti. 
Pensavo potessi avere alcuni minuti 
anche solo per fermarti 
e dirmi: "CIAO !".... 
...ma eri troppo occupato 
Per questo per te ho acceso il cielo, 
l'ho riempito di colori 
e di dolci canti di uccelli, 
per vedere se così mi avresti ascoltato... 
...ma nemmeno di questo ti sei reso conto. 
Ti ho osservato mentre andavi di corsa 
al lavoro e ti ho aspettato pazientemente 
tutto il giorno. 
Con tutte le cose che tu avevi da fare, 
suppongo sia stato troppo 
occupato per dirmi qualcosa. 
Al tuo rientro, ho visto la tua stanchezza e ho 
pensato di farti bagnare un po' affinchè l'acqua 
si portasse via il tuo stress; 
pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me, 
ma ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome. Io desideravo 
tanto che tu mi parlassi.... 
anche se c'era ancora tanto tempo!

Poi hai acceso il televisore; 
io ho aspettato pazientemente. 
Mentre guardavi la TV hai cenato, 
....però ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me, 
non mi hai rivolto la parola 
Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo 
desiderio di silenzio e così ho oscurato 
lo splendore del cielo, 
ma non ti ho lasciato al buio, l'ho cambiato con una stella. 
In verità era bellissimo, ma tu non eri interessato ad osservarlo. 
All'ora di dormire, credo che ormai tu fossi distrutto. 
Dopo aver detto buonanotte alla tua famiglia 
sei caduto sul letto e immediatamente ti sei addormentato. 
Ho accompagnato i tuoi sogni con una musica, 
i miei angeli si sono illuminati......ma....non importa, 
perchè forse non ti sei nemmeno reso conto che io 
sono sempre lì con te, al tuo fianco. 
Ho più pazienza di quanto tu possa immaginare. 
Mi piacerebbe anche insegnarti 
come avere pazienza con gli altri. 
TI AMO tanto e aspetto tutti i giorni una tua preghiera; 
il paesaggio che faccio è solo per te. 
Bene, ti stai svegliando di nuovo, e ancora una volta 
io sono qui e aspetto, senza nulla più che il mio amore per te, 
sperando che oggi tu possa trovare un po' di tempo per me. 
Buona giornata, tesoro........

 

Tuo Papà,........DIO."

 

 

 

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Sant'Antonio è famoso nel mondo anche come il Santo che aiuta a trovare le cose smarrite. Dagli oggetti della vita quotidiana, a documenti importanti, alla stessa fede. La preghiera che segue è dedicata ad invocare l'aiuto di Sant'Antonio proprio nella ricerca di quanto è stato smarrito.

 

 

Glorioso Sant'Antonio, tu hai esercitato il divino potere di trovare ciò che era stato perduto. Aiutami a ritrovare la Grazia di Dio, e rendimi zelante nel servizio di Dio e nel vivere le virtù. Fammi trovare ciò che ho perso, così da mostrarmi la presenza della tua bontà. 
(Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre)

Preghiamo

Sant'Antonio, glorioso servo di Dio, famoso per i tuoi meriti e i potenti miracoli, aiutaci a ritrovare le cose perdute; dacci il tuo aiuto nella prova; e illumina la nostra mente nella ricerca della volontà di Dio. Aiutaci a trovare di nuovo la vita di grazia che il nostro peccato distrusse, e conduci noi al possesso della gloria promessaci dal Salvatore. Ti chiediamo questo per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

 

 

 

Amami come sei 

 Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo….so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: "Dammi il tuo cuore….amami come sei!.Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che non vorresti commettere più, non ti permetto di non amarmi.Amami  come sei.In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà,…amami come sei. Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti, ma….per ora…ti amo come sei…..e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù, ti amo!".Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una sola cosa m'importa, di vederti lavorare con amore.Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai….perché ti ho creato soltanto per l'amore.Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante….io, il Re dei Re! Busso e aspetto: affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia……….Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie.Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare…..Ma ricordati…..amami come sei…..Ti ho dato mia Madre: fa passare tutto dal suo Cuore così puro.Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai……amami come sei....sai bene che da te stesso non sei niente, non puoi niente, ma un giorno ti meraviglierai nel vedere quel che avremo realizzato insieme……….

 

 

 

 

 

 

 

CORONA DETTA DELLA MISERICORDIA.

Questa corona è stata composta da Sua Santità Papa Pio IX.

Al cominciare la corona, tenendo la crocetta, si dica il Pater noster e l'Ave Maria. Sui grani grossi si dirà:

O buon Gesù, nostro dolcissimo Redentore, fateci salvi, Voi a cui niente è impossibile, fuorchè il non aver pietà dei peccatori!

Sui piccoli grani si dica:

O mio Gesù, misericordia.

Si deve dire per i bisogni e interessi di Santa Chiesa e per le necessità del Sommo Pontefice prima di aggiungervi le particolari intenzioni di chi le recita.

Il Sommo Pontefice Pio IX desiderava che si desse a questa corona la maggior possibile propagazione.

 

 

 
 

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