una corsara mora

Post N° 683


Se avessimo potuto visitare Napoli solo un paio di secoli fa avremmo certamente incontrato nei vicoli "o maccaronaro", venditore ambulante di primi piatti a base di pasta. Antesignano della ristorazione veloce, ritratto nell'iconografia classica con la sua caldaia in cui bolliva l'acqua, il bacile pieno di formaggio pecorino e il pepe sempre pronto per condire la pasta. Il tutto per due centesimi.Altri tempi, si intende, ma per assaporare in pieno la cucina napoletana non possiamo dimenticare le antichissime tradizioni che la città partenopea si porta dietro.NON SOLO SPAGHETTIUna storia fatta di pasta e di inventiva, che trova il suo culmine in un grande esempio di semplicità e gusto, negli Spaghetti al pomodoro. Ma una rapida carrellata fra i primi piatti non può trascurare la zuppa di cozze, i Rigatoni al forno, i Vermicelli alle vongole. Degni di nota anche gli arancini e il "gattò" con le patate, ottimi sia come antipasto che come "snack" da consumare in qualsiasi momento della giornata. Le friggitorie sono infatti una delle più golose risorse per avvicinarsi alla cucina napoletana, a cominciare dalle crocchette di patate per finire alla mozzarella in carrozza, da assaggiare bollente e filante, appena tolta dall'olio bollente.Basta però fermarsi in qualsiasi ristorante e scorrere il menu per trovare melanzane ripiene, alici fritte, coniglio in umido all'ischitana, trippa, involtini di fegato o le caratteristiche scaloppine cotte nella salsa e fragranti di origano.I DOLCI DA NON PERDEREUna menzione particolare spetta alla pasticceria, tra cui spicca la pastiera napoletana, vera perla della gastronomia locale. Un gioiello farcito con grano cotto nel latte, ricotta, cedro, arancia candita e altri ingredienti carichi di profumi mediterranei come l'essenza di fiori d'arancio.Oppure lasciatevi tentare da una sfogliatella, possibilmente ancora calda, con il ripieno di ricotta, servita con una spolverata di zucchero a velo, o da un babà, spugnosa delizia napoletana imbevuta di Rum, tappa obbligata di un tour enogastronomico partenopeo. Così come il torrone alle mandorle, specialità napoletana che il mondo ci invidia.DA NAPOLI ALLA CONQUISTA DEL MONDODella pizza non abbiamo ancora parlato, perché è diventata quasi un sinonimo di questa città dalla incorruttibile vitalità, che ha saputo trasformare un piatto povero in un simbolo dell'Italia. Conosciuto e copiato in ogni continente. Provate allora a mangiarne una a Napoli e scoprirete la differenza. Sarà forse l'acqua, sarà il pomodoro, sarà la mozzarella, ma una Margherita sfornata a Piedigrotta è davvero unica.