una corsara mora

Post N° 686


Ma voi ci dormite, di notte? Non siete sconvolti dal fatto che Bill Gates eDaniela Santanché debbano rinunciare alla Sardegna come dei poveri indigenti? A leggere certi giornali della destra pare che la tassa «sul lusso» della regione Sardegna siauna specie di pulizia etnica ai danni dei ricchi, un pogrom bestiale contro i patrimoni. Bill Gates ha una barca lunga 120 metri, il che equivale a parcheggiareungrattacielo di trenta piani o una fila di quindici tir (sarebbe più corretto dire che la Sardegna attracca alla barca di Bill Gates e non viceversa). La semplice gestione di cotanta barchetta costa 100.000 dollari al giorno, e su questo nessuno ha nulla da dire. Ma sui 15.000 euro di imposta che si richiedonoper l'attracco, apriti cielo, si è scatenatoun tale coro di urla scandalizzate che per un istante persino io, che sono scettico, ho creduto che fosse arrivato il comunismo, sbarcato in Sardegna, di notte, senza avvertire nessuno. La nazione pare scossa: il concetto che i più abbienti debbano pagare tasse per il territorio e le risorse che consumano ha colto il paese alla sprovvista. Interessante soprattutto il risvolto mediatico della questione. Siccome non sta bene parlare di «ricchi» (le parole che evocano classi sociali sono sgradite, non piacciono alla buona e brava stampa della nazione), ecco spuntare dal nulla la categoria dei «vip» in una nuova accezione: il «vip» come abbiente. I titoli parlano chiaro: Sardegna, la fuga dei vip; oppure: Sardegna i vip scappano. E poi giù nell'elencazione di nomi e cognomi illustri che trovano esoso l'«odioso balzello » sull'atterraggio del jet personale o sulla villa con piscina. E' allarmismo puro e semplice, una demagogia che pretende di mostrare alcuni tra i più notevoli patrimoni del paese come minoranze angariate e represse. Insomma, i proprietari di aerei privati, villoni e barche da sceicco sarebbero il nuovo quarto stato, oppresso e umiliato dalle tasse. Non è così (purtroppo, mi vien da dire), e alcuni indicatori dicono anzi che nella stagione turistica in arrivo in Sardegna le presenze aumenteranno, e non caleranno. Me ne rallegro, ma un po' mi spiace: l'idea di un esodo biblico di vip, industrialotti, rentier, ereditieri, profughi del lusso con il loro codazzo di mantenuti e famigli che vaga ramingo per l'Europa in cerca di una bella spiaggia aggratis cominciava a piacermi.il manifesto