una corsara mora

Post N° 716


"Una politica di deliberata distruzione delle infrastrutture civili libanesi". E' quanto emerge dall'ultimo rapporto di Amnesty International sul conflitto tra Israele e Libano intitolato "Deliberata distruzione o danni collaterali? Gli attacchi di Israele contro le infrastrutture civili". Il rapporto accusa apertamente il governo israeliano di aver preso di mira postazioni di Hezbollah e sue strutture di appoggio a danno di numerosi civili, commettendo veri e propri "crimini di guerra". Secondo l'organizzazione per i diritti umani la distruzione di migliaia di abitazioni e il bombardamento di ponti, strade e depositi di carburante sono stati "parte integrante della strategia militare israeliana in Libano". Non si è trattato quindi secondo Amnesty di "danni collaterali", derivanti da attacchi legittimi contro obiettivi militari, ma di "attacchi sproporzionati e indiscriminati". Il rapporto, riferisce Amnesty, si basa su informazioni e prove raccolte durante la recente missione in Libano dai ricercatori della associazione e contiene interviste a funzionari delle Nazioni Unite, a militari dell'esercito israeliano e del governo libanese e a decine di feriti. L'associazione ritiene ora necessaria un'inchiesta urgente da parte dell'Onu sulle violazioni del diritto umanitario commesse da Hezbollah e da Israele nel mese di conflitto. "Questa inchiesta - sottolinea Amnesty - dovrebbe prendere in esame soprattutto l'impatto del conflitto sulla popolazione civile e dovrebbe avere l'obiettivo di chiamare i singoli responsabili di crimini di diritto internazionale a rispondere del proprio operato nonchè di assicurare piena riparazione alle vittime".