una corsara mora

Post N° 718


                      
Dio non è una giusta causaM. Ca.Chi pubblica libri e riviste «con l'unica e primaria finalità di affermare la dottrina e il credo cattolico» non è esentato dal rispettare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. Pensavamo che dei buoni cristiani avessero una ragione in più per rispettarlo. E invece c'è voluta una sentenza della Cassazione per far riassumere un lavoratore asmatico, licenziato dalle Edizioni Paoline per «inidoneità fisica». Anche se i libri parlano di Dio, della Madonna, dei Santi e del Papa, la tipografia che li stampa fattura un miliardo e mezzo di vecchie lire. E' un'impresa «caratterizzata dalla ricerca del profitto». Quindi, poche ciance: per licenziare serve una giusta causa, afferma la Suprema corte, e una malattia non lo è. Di questi tempi, Dio è nominato invano ai quattro angoli della terra. Spiace che le Paoline seguano la moda. il manifesto