una corsara mora

Post N° 47


28 maggio 2004 ROMA - Migliaia di firme. Oltre diecimila in ventiquattrore. L'appello lanciato su "Repubblica" da scienziati, studiosi e intellettuali contro la legge 40 sulla Fecondazione assistita, sta coinvolgendo sempre più persone. Firme che arrivano dall'Italia e dall'estero, ogni tipo di titolo di studio e di professione, una leggera preponderanza femminile, un numero che ieri è andato aumentando di ora in ora, a testimonianza di quanto, forse, l'indignazione sia alta. Che la legge sia da emendare, correggere, o cancellare, è una tesi che attraversa tutte le forze politiche, la sentenza di Catania, la prima di una valanga di ricorsi che decine di coppie si preparano a presentare, ha mostrato la rigidità di un impianto legislativo che mette l'Italia fuori dall'Europa e porta a conclusioni paradossali. Come, appunto, l'obbligo per una donna all'impianto di tutti gli embrioni, anche se malati, ma la possibilità, a gravidanza iniziata, di ricorrere poi all'aborto...