una corsara mora

Post N° 50


 e a proposito di libero arbitrio mi sovviene un certo ERASMO DA ROTTERDAM....colui che sognava e sperava in un regno che fosse un paradiso di  pace, libertà e giustiziaErasmo esprime la cultura di quell’alta società del suo tempo che ha i mezzi tecnici (denaro e tipografia) per dar corpo al suo sogno di umanista: diffondere le Scritture tra il popolo. La trasformazione, tuttavia, della realtà, avviene solo quando l’alta società è conquistata veramente dalla cultura: così è stato nel Rinascimento e così è stato nel Settecento con gli illuministi. Senza cultura non c’è rivoluzione, ma solo sommossa ed inconsulta violenza. Ma, quando ciò avviene, scoppia la Riforma, cioè la rivoluzione, che cambierà il volto a quella stessa società che aveva reso possibile il sogno erasmiano. Erasmo provoca un movimento di cui gli sfuggono le conseguenze. A poco a poco (se guardiamo la storia per grandi tratti e non per brevi) vince l’ideale erasmiano, vince cioè la tolleranza, la pace, l’umanesimo. Il cristianesimo primitivo, le eresie medioevali, la Riforma, l’Illuminismo, il Marxismo si giustificano solo se presi come diversi momenti di una azione rivoluzionaria che, comunque, è tesa sempre al medesimo e unico fine: l’instaurazione di un paradiso in cui pace, libertà e giustizia regnino sovrani..........