una corsara mora

Post N° 127


iL buio è un concetto, una metafora, un'.esperienza.Qualcosa di profondamente radicato nell'animo umano . Buio è una situazione primordiale: religione e astronomia ne hanno per così dire segnato il confine come limite estremo. ma è anche e soprattutto  quella zona di confine fra interno ed esterno,che ha accompagnato la storia dell'umanità: la notte antica attraversata dai miti e quella medioevale;il buio dell'universo e quello delle città.  All'origine Dio e l'universo si somigliano, lavorano sulla notte come due immensi artigiani. Buio genera speranza di luce, ma anche inquietudine.ma anche il buio della menteIl silenzio ha ispirato filosofie, letterature, mistiche,retoriche, diffuse nostalgie. Il buio, no. Stare zitti è un.aspirazione, chiudere gli occhi è una sconfitta. Nessuna religione né ideologia ingolosisce assicurando la protezionedelle tenebre. Al contrario: Fiat Lux! mehr Licht! Il mondo è in mano ai suoi aspiranti lampionai:  lumi dell'intelletto,  idee chiare, barlumi in fondo al tunnel. Che farsene del buio? Al buio si può solo brancolare, e brancolare si può soltanto al buio. Eppure il buio mostra le stelle, propizia i desideri.  I bambini sono i vigili del buio, i free climber della caligine perché come càpita con la montagna o il fuoco il buio è meglio praticato da chi più lo teme. Il loro espediente è interessante:dal buio i bambini si proteggono andando ancor più sotto alle coperte, creando una nicchia oscura ma rassicurante dentro all'inquietante oscurità esterna. Raddoppiare il buio aiuta ad attraversarlo. E quando gli occhi sono ben serrati, sullo schermo cinematografico della palpebra la luce dei fosfeni . questi misteriosi led interiori , racconta una storia sempre nuova.