una corsara mora

Post N° 151


 La politica è notoriamente il regno, soprattutto in Italia, delle dichiarazioni di parte: i politici intervistati da televisioni e giornali quasi inevitabilmente rilasciano dichiarazioni che sono in linea con il pensiero dominante del partito o della coalizione a cui appartengono. E' molto raro che si verifichi il contrarioCiò rientra naturalmente nella logica degli schieramenti politici. Tuttavia l'omogeneità delle dichiarazioni appiattite sulla logica degli schieramenti mi ha sempre dato terribilmente fastidio, perché a me capita di cambiare i miei giudizi su cose o persone, se nel frattempo acquisisco nuove informazioni, o di giudicare bene o male il comportamento di qualcuno in base a quello che fa, non in base allo schieramento a cui appartiene.Tutta questa lunga premessa per dire che, tra tutte le dichiarazioni appiattite su logiche di schieramento che si sentono fare quotidianamente dai nostri politici sia di destra sia di sinistra, quelle che mi indignano più di tutte sono quelle - ricorrenti - dei politici del Centrodestra sulla guerra in Iraq. A fronte di una guerra che l'Italia non voleva assolutamente e a cui, per ragioni molto discutibili, si è piegata, continuano imperterriti a dichiarare: il nostro scopo è affiancare l'America per portare la democrazia e la libertà in Iraq. Sono oltre due anni che ce lo ripetono ogni giorno e, ogni volta che riascolto l'atroce tiritera, mi domando: ma credono veramente a quello che dicono?La violazione del diritto internazionale perpetrata dagli Stati Uniti nell'attaccare l'Iraq è talmente grande ed evidente che non si può far finta che non esista. Se anche non ci fosse stata l'occupazione seguita alla guerra, sarebbe bastata quella sola violazione per mettere l'America ed i suoi alleati dalla parte del tortoOggi l'Iraq sta molto peggio di come stava sotto Saddam e non si vede una strada di uscita dalla crisi.farebbero bene i politici del Centrodestra se  si astenessero una buona volta dal nominare la libertà e la democrazia quando parlano dell'invasione dell'Iraq. Quel che l'America ha fatto all'Iraq non ha nulla a che fare, neppure da lontano, con la libertà e la democrazia. Noi, come alleati, andando lì in armi, abbiamo sostanzialmente approvato un'azione bellica illegale ed immorale.