una corsara mora

Post N° 154


 L'atto di grazia e' quel provvedimento giuridico con il quale la Costituzione italiana (art. 87) affida al presidente della Repubblica il potere di compiere nei confronti di un condannato un atto di clemenza per una pena inflitta (e si differenzia dall'indulto che è un atto di clemenza a più persone).Come molti istituti penalistici di cui ci serviamo ancora oggi, anche questo della grazia ha una sua matrice cristiana e può essere considerato da due differenti punti di vista. Da quello ideologico non è altro che l'applicazione del principio di carità e di misericordia;da quello dell'effettività istituzionale è uno degli .strumenti . giuridici più usati per realizzare una politica giudiziaria basata sull'eccezionalità del caso.Il giudice non può far grazia perché è suo dovere applicare la legge con sentenza.Il governo non può far grazia perchéha come suo compito di mettere in esecuzione la legge.Oggi si cerca di portare l'istitutodella grazia a una maggiore chiarezzaistituzionale, affidando l'istituto  come vuole la Costituzione  all' iniziativa singola del presidente della Repubblica ed eliminando il consenso politico del governo. Sarà un vecchio istituto medievale che così rivive.Ma è meglio un istituto «medievale», cioè personale che rinasce,piuttosto che un istituto mascherato con gli orpelli di una finta legalità democratica che si muove con le stampelle di un ministro.