una corsara mora

Post N° 214


Wish you were hereriascoltarla ,un tuffo nel passato lungo oltre 30 anni La musica dei giovani (perché i "giovani" come categoria sociale furono inventati con gli anni Sessanta) è diventata un patrimonio collettivo. Un deposito di suoni e di parole che vengono riconosciuti da un pubblico di massa, ormai indifferente alle scansioni generazionali. siamo ancora dentro l'Età del Rock, e forse ci saremo per sempre, qualsiasi cosa significhi la parola rock: perché con questa etichetta sommaria s'intende il linguaggio d'una generazione eterna, che ha cominciato a sentire quella musica ai tempi in cui i Beatles fecero la loro prima rivoluzione con Please Please Me, e i Rolling Stones misero a repentaglio la buona creanza sulla scia di Satisfaction. i superstiti Pink Floyd, tornati insieme per l'occasione del live 8, sembrano reduci da una vita piuttosto difficile, che li ha segnati fisicamente: ma ciò che conta è che il pubblico, un pubblico che in genere ha quaranta se non addirittura cinquant'anni meno di loro, riconosce immediatamente la loro voce e la loro musica, si immedesima, canta con loro. Fra noi che condividiamo le stesse canzoni, cioè la stessa cultura antropologica popolare, che sappiamo più o meno riconoscere un rap dei Linkin Park ma che non neghiamo un brivido quando ascoltiamo di nuovo Wish You Were Here: noi, insomma,  siamo coetanei di tutti. "