una corsara mora

Post N° 293


"la paura e' il nostro nuovo habitat.le attivita' piu' banali e ordinarie sono diventate avventure ad alto rischio,Si faceva l'amore ed e' arrivato l'AIDS.Si mangiavano le bistecche fino a quando la "MUCCA PAZZA" le ha tolte dal menu'.Si andava in discoteca in allegria prima di TELAVIV E BALI.Si prendeva la metropolitana senza pensare,poi e' arrivato il gas Sarin di TOKIO,i treni di MADRID e LONDRA.Partire per le vacanze era un premio,ad esempio SHARM EL SHEIK.Il lavoro poteva essere faticoso,ma non una questione di vita o di morte,come l'11 settembre..Negli ultimi anni,mesi,settimane,il terrorismo squassa il pianeta.colpiscono ovunque e nessuno puo' sentirsi al riparo.E anche le attivita', una volta piu' inoffensive possono avere conseguenze letali.come sopravvivere in una societa' del genere?Un effetto collaterale della globalizzazione negativasembra di vivere sul ciglio di una catastrofe continuaAll'alba dell'era moderna i nostri antenati sperarono di domare le forze della natura,ma come gli tsumani e gli uragani insegnano,non e' andata cosi'.Oggi pero' sono i disastri creati dall'uomo ,conseguenti ad un comportamento imprudente e negligente ,a seguire il percorso delle catastrofi naturali.Quelle in cui,come scrisse in versi Voltaire all'indomani del terremoto di lisbona del 1755," TANTO L'INNOCENTE QUANTO IL COLPEVOLE SUBISCE EGUALMENTE QUESTO MALE INEVITABILE"La loro assoluta casualita',che tuttavia non li rende imprevedibili,fa sentire gli uomini impotenti,aggiungendo la beffa al danno:arrabbiati oltre che spaventati."