una corsara mora

Post N° 339


L’educazione femminile nel XIX secolo era molto differente da quella riservata ai maschi delle famiglie aristocratiche. Alle donne dell’alta borghesia, venivano insegnate le cosiddette “arti nobili”, tra le quali il ricamo, la musica, la pittura. Pratiche che si approfondivano nelle “Case di educazione per donzelle” istituite da Napoleone, ma che non raggiunsero immediatamente le nostre terre del Sud, dove le donne furono tutte (o quasi) autodidatte Francesi di Napoleone quando, agli inizi dell’ 800, conquistarono il Regno di Napoli istituirono, per primi, le “Case di educazione per donzelle”, presso le quali si insegnavano le “arti nobili” riservate alle donne aristocratiche e borghesi: ricamo, musica, pittura, italiano, francese, ect. Agli uomini, a quei tempi, venivano impartite altre discipline umanistiche e scientifiche. Il ricamo, considerato un “nobile passatempo”, era gia' praticato, cosi' come la musica, prima che il relativo apprendimento fosse istituzionalizzato, da distinte signore che avevano anzitutto molto tempo libero. D’altronde se si tien conto che, nei secoli precedenti, le donne, relegate in casa, non erano destinate a, studiare, si puo' concludere che l’aver ideato per loro scuole specifiche, aveva significato un notevole passo in avanti...