una corsara mora

Post N° 449


"Il governo va giudicato per quel che ha fatto: abbiamo gestito i conti pubblici, anche con fantasia.(repubblica)"Poveri, sempre più poveri. E al sud è emergenza: l’11,7 per cento delle famiglie italiane si trova sotto la soglia della povertà, ma al sud la percentuale sale al 25 per cento.  La stragrande maggioranza delle famiglie povere è presente qui, dove già si concentrava la povertàDati che certificano, secondo il responsabile del welfare dei Ds, Livia Turco, «il grave stato dell'economia del nostro paese e l'acuto problema relativo al reddito e al potere d' acquisto di fasce consistenti di famiglie italiane»: quindi «il fallimento del governo nella politica per la famiglia». «Lo scandalo», infatti, per la parlamentare, è la mancanza di «una legge contro la povertà, come il reddito minimo di inserimento, avviata dal centro sinistra, proposta da alcune regioni come la Campania e la Basilicata e cancellata dal centro destra». E ora arriva anche la finanziaria, che secondo l’esponente della margherita, Rosy Bindi, rischia di dare «il colpo di grazia» allo stato sociale perché non prevede «nessuna misura di rilancio e riscatto del Mezzogiorno ma anzi nuovi tagli alla sanità, al welfare e agli enti locali».Ma per il governo non c’è nessun allarme.Niente di nuovo, potrebbe dire qualcuno, e invece di nuovo c’è molto, un nuovo accuratamente occultato dalle tv private.Un fenomeno ancor più preoccupante se si considera che esiste una fetta consistente di famiglie (7,9%) considerate «quasi povere» che «un qualsiasi cambiamento nel livello di tassazione potrebbe far precipitare sotto la soglia di povertà», sottolinea Nicoletta Pannuzi, responsabile dell’indagine sui consumi delle famiglie.Dunque, persino l’abbottonatissima Istat, l’Istituto di statistica accusato a più riprese dalle associazioni di consumatori di nascondere le cifre vere sul carovita, deve arrendersi di fronte alla realtà dei suoi stessi dati. Un Paese povero, dunque, dove però risuona la litania ottimistica del duo Berlusconi-Tremonti.Ma i dati raccontano anche un’altra storia, rispetto a quella che sembra un déjà-vu del sud povero, sempre più povero. Ed è la storia dei nuovi poveri: sempre di più tra i poveri d’Italia ci sono anche le coppie giovani, le famiglia con più figli, le famiglie dei lavoratori dipendenti, e soprattutto gli anziani..