una corsara mora

Post N° 479


Quattro milioni e trecentomila elettori mandano un messaggio roboante e incisivo: i sostenitori del centrosinistra vogliono partecipare per decidere, e sanno farlo. Hanno, infatti, indicato, con la potenza di una percentuale, per una competizione fra sette concorrenti, elevatissima, Romano Prodi, non soltanto come candidato alla carica di Primo ministro, ma come leader della coalizione di centrosinistra. Non è una esagerazione affermare che siamo di fronte a un evento storico, e non soltanto perché è la prima volta che uno schieramento politico tiene elezioni primarie a livello nazionale. Il segnale è molto significativo per una molteplicità di ragioni. Offerta loro l’occasionissima di contarsi e di contare, gli elettori del centrosinistra, che sappiamo essere mediamente più interessati alla politica, mediamente meglio informati, mediamente più partecipanti degli elettori di centrodestra, la hanno colta producendo un esito di gran lunga migliore di qualsiasi previsione. lasciati alla loro saggezza, gli elettori del centrosinistra esprimono una incomprimibile voglia concreta di coesione, di unità. Forse non è la società civile contro la società dei partiti, ma, sicuramente, è una lezione che una parte cospicua della società civile, intesa come coloro che non sono né iscritti né organizzati dai partiti, manda direttamente, con la forza dei numeri, ai dirigenti dei partiti. È una richiesta da accogliere sfruttando tutte le opportunità e anche gli inconvenienti della brutta riforma proporzionale voluta dalla Casa delle Libertà.l'unita' 18/10/2005