Creato da corsaramora il 24/05/2005
tutto cio' che ci accade intorno ..mie riflessioni e non...
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Messaggi del 31/08/2005
Post n°352 pubblicato il 31 Agosto 2005 da corsaramora
Panico per falso allarme kamikaze in iraq si muore anche cosi'..e muoino i bambini All'improvviso sono stati esplosi alcuni colpi di mortaio contro la folla la voce sul kamikaze è stata fatta circolare ad arte proprio per creare quel clima di panico che ha portato poi alla strage, prospettando così una nuova, pericolosa strategia terrorista. nella foto..solo povere scarpe..di gente povera |
Post n°350 pubblicato il 31 Agosto 2005 da corsaramora
le grandi bugie "IRAQ: BUSH, COME NEL 1945 IN GUERRA CONTRO NEMICO SPIETATO chi non prova orrore a queste dichiarazioni? mandati per che cosa? Se non fanno nulla di utile o se addirittura stanno facendo cose inutili, naturalmente non è colpa loro, ma dei loro capi. E per capi si intende il Presidente degli Stati Uniti. L'immagine dell'America che sta uscendo da questa avventura è peggiore di quella che in qualsiasi film si sarebbe riusciti a immaginare.
Tutto il resto: liberazione accolta senza entusiasmo, elezioni che sono state (e nelle settimane successive lo si vide chiaro) una farsa, una Assemblea costituente i cui membri venivano metodicamente assassinati, un testo costituzionale infine che, conclamato da Bush ma anche dai nostri politici, come la prova provata della bontà delle ragioni dell'intervento, è stato prima ancora di nascere stracciato dalla componente sunnita dell'Assemblea stessa. Sembrava che fare una Costituzione fosse una bazzecola, per un paese liberato, pacifico, democratico: ebbene, purtroppo, le cose stanno esattamente al contrario. L'Iraq non è un paese libero, non è pacifico, non è democratico. Chi va a cercare lavoro nelle forze di polizia e di sicurezza ha una probabilità altissima di morire in un attentato suicida, insieme a qualche marine americano (ne sono ormai morti quasi 2000 in Iraq). E il Segretario alla Difesa Rumsfeld nei giorni scorsi ha annunciato che a ottobre prossimo (in vista del referendum sulla Costituzione: ma come fare il referendum se la Costituzione non c'è?) le truppe statunitensi in Iraq aumenteranno. Si deve ormai ammettere che la storia di questa guerra è una delle pagine più tristi degli ultimi decenni. A differenza della stessa tragedia del Vietnam, quando almeno c'era chi credeva che la salvezza dal comunismo passasse da Saigon, ora non si riesce a trovare un solo straccio di giustificazione per una guerra unilaterale che doveva combattere il terrorismo e lo ha fatto crescere, che doveva instaurare la democrazia e non c'è riuscita, che doveva far decollare l'economia sostenuta dal petrolio, e invece continua ad arricchire soltanto i petrolieri americani... a proposito, vi siete mai chiesti dove vadano a finire i profitti dell'aumento del prezzo del petrolio? Il tesoro contenuto nei pozzi texani (sfruttati al minimo) si è triplicato negli ultimi tre anni, con il prezzo del barile che è passato da 20 a più di 60 dollari! Si direbbe davvero che le società occidentali, ricche, fortunate, sviluppate abbiano perso un po' la bussola, e che l'anarchia irachena stia diventando il simbolo di una perdita di senso della politica: che cosa stiamo facendo in Iraq, perché ci restiamo? Più nessuno crede alla favola dell'intervento chirurgico di una squadra di politologi che doveva costruire sul terreno un nuovo tipo di democrazia: ammettiamo il fallimento, e proviamo a riformulare il problema in altri termini. Ad esempio, la democrazia non si impone, non si esporta, la si desidera e la si vive. Ma riguarda i cittadini, non i soldati."
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