Il mio inferno

Pistole digitali


Sono un incacapace in molte cose, rapporti umani, sport, strumenti musicali, non so ballare, cantare, dipingere, creare e chi più ne più ne metta, ma c'è una cazzo di cosa dove sono bravo e pure parecchio, il mio cazzo di lavoro, lo faccio bene, anzi benissimo.Il problema più grosso del mio lavoro è che sto a contatto con la gente, che è la cosa che più odio al mondo, le persone fanno schifo, in modo particolare nella mia città di merda, arroganti, strafottenti, maleducati, sempre pronti ad inculare il prossimo anche per un semplice posto alla cassa del supermerato. Oggi ero a lavoro, la giornata non era delle migliori, non vedervo l'ora di staccare, a pochi minuti dalla fine del turno arriva una rompi coglioni, già inquadrata a distanza, da come ti guardano e come si muovono già si capisce che stanno per rompere i coglioni, mi inizia a fare le pulci, cerco di cavarmela con un sorriso, ma credo che la mia faccia parlasse chiaro, al terzo appunto che ha fatto non ce l'ho fatta più, avrei potuto passare la palla al collega che inizava il turno, ma no, oggi no "fatti i cazzi tuoi, vattene a fanculo, adesso mi hai rotto il cazzo" lei mi guarda con gli occhi sgranati, poi fa un sorrisetto come a dire adesso ti faccio vedere io, tira fuori lo smartphone e comincia a giocherellarci. Volevo dirle infilatelo nel culo, ma sarebbe stato eccessivo, me ne sono andato senza nemmeno salutare i colleghi, cazzo se è stato liberatorio, domani affronteròla giornata lavorativa con meno peso sulle spalle, poi se verranno presi provvedimenti nei miei confronti pazienza, anzi, fanculo.Il cliente ha sempre ragione?! No, nemmeno per il cazzo.