Cuori disadorni

Mustang e mucche


“Non hai mai visto una mucca?” ” ..non ho mai visto una mucca pascolare in città.Di chi è quel prato recintato?”“ Appartiene ad una Clinica.”” Banche e cliniche se la passano alla grande da queste parti, da quel che vedo.”La Mustang rosa confetto è ferma ad un lento semaforo rosso.Nessun’auto in vista sull’incrocio.“ Ma perché ti sei fermata?Non c’è ombra di traffico.”“ Telecamere.Se passi col rosso un attimo dopo hai la polizia alle calcagna.”” Ecco perché siete così disciplinati.”Lentamente entriamo in un tranquillo quartiere residenziale.Non c’è anima viva in giro.“ Ma dov’è la gente? “Mélanie mi guarda con compatimento.” Qui la gente il giorno va a lavorare.”Mi zittisco.Ho capito.Gli svizzeri non hanno una buona opinione degli italiani.” Siamo arrivati.”Faticosamente riesco ad estrarmi dalla Mustang e seguo le due donne per un viottolo in pietra che tortuosamente gira intorno ad una villetta circondata da un tenace praticello.Sul retro della villetta un tenditoio con qualche pannicello esposto al sole ed una rimessa le cui porte sono aperte e dalla quale escono borbottii in tedesco.Un‘altra Mustang.Questa almeno è rossa.E’ scofanata e stuccata in varie parti della carrozzeria.Un biondaccio coi baffi sta parlando con l’auto.” Rudolf..!” Mélanie sorride al biondo, mentre io faccio finta di studiare il motore dell’auto.Si buttano in una serie di strette di mano e sorrisi blaterando chissà che piacevolezze.Poi sento pronunziare il mio nome.” Manrico..”.Sorrido garbato e tendo la destra al biondaccio che ha le mani sudice di stucco.“ Rudolf..”E’ simpatico, un po’ più vecchio di me.Il suo sguardo mi piace: è diretto e senza ombre.Peccato che la lingua tedesca mi sia sconosciuta.Mi raddrizzo perché è un po’ più alto di me.La bella Mélanie ci fa da interprete.” Stanotte dormirai qui, da Rudolf.La sua donna non c’è.Domani vedremo.”” Ma a chi devo consegnare la borsa?” domando perplesso.” Non preoccuparti.Adesso non c’è.Arriverà tra un paio di giorni.Lui lavora.”E dalli con questa storia del lavoro.” Ma voi due lavoratori com’è che siete a spasso?” mi ha stufato.” Rudolf lavora di notte.Io lavoro per colui cui devi consegnare la borsa.” Lo vedo che mi sta dando dell’italiano vagabondo.“ E che lavoro fai? ““ Sono la sua segretaria particolare. “ ora mi spiego anche la Mustang rosa confetto.” Rende bene il tuo lavoro.” Una punta di malizia appositamente posta nella mia voce.” Dove vuoi che possa arrivare una donna in una Azienda? Più di lì da queste parti non si va.”“ Azienda? E cosa producete?” non me ne frega niente, solo per curiosità.” Macchine tessili.Le vendiamo in tutto il mondo.”” E tu sei la segretaria del Capo? “Non mi risponde.Saluta Hans e si avvia all’uscita dell’autorimessa.” Stasera andiamo a cena da qualche parte.Io, te ed Hans.”Restiamo soli.Io ed il biondaccio.Strano come una donna che se ne va ti manchi subito, a volte.Hans mi sorride e si prodiga a spiegarmi cosa sta facendo.Ha l’hobby del carrozziere.Ha comperato la Mustang incidentata e se la sta rimettendo a posto.A gesti ed ammicchi ci spieghiamo.Mi fa segno di seguirlo.Usciamo dalla rimessa ed entriamo nella villetta dal retro.Gira per tutta la casa e mi mostra le stanze.Poi mi introduce nella sua preferita.Un impianto stereofonica di buona marca ed una bella scaffalatura piena di LP.Divani e poltrone.Bottiglie di strani liquori.Nemmeno una bottiglia di cognac o whisky.Estraggo qualche LP dal mucchio.Questo svizzero ascolta quello che ascolto io.Gli sorrido e lui capisce al volo.Prende un Doors, tira fuori il vinile e lo mette sul piatto.Love me two times.Ci vorrebbe Mélanie.Sospiro.