UNA VOCE NEL CAOS

FACEBOOK & Co. ...c'era una volta Internet


Vi parlerò di quello che una volta era Internet o almeno di quello che era per me e, credo, anche per altri della mia generazione. Negli ultimi anni, il popolo di Internet è cambiato proporzionalmente a quanto è cresciuto di numero, e... quella che era un'oasi di natura incontaminata si è trasformata nell'ennesimo avamposto turistico proggettato su misura per la massa di turisti che scatta foto ricordo alle palme e alla piscina del villaggio turistico per poi tornare alla propria vita con un sorriso da imbecille stampato sulla faccia e un arricchimento culturale che trova la sua massima espressione nella frase "io ci sono stato". Una volta Internet era un luogo surreale, quasi magico, riservato a quelle poche persone che con il loro TALENTO e la loro passione per la tecnologia erano riuscite faticosamente a configurare il proprio computer per la connessione a "LA RETE" superando gli ostacoli delle tecnologie dell'epoca. Entrare in un canale IRC, digitare sulla tastiera "Salve cyberpeople! Come va?" (facendo attenziona ad accenti e lettera maiuscole!) e battere invio era qualcosa di fantastico e affascinante.Oggi... i così detti Social Network, hanno servito la tecnologia sul piatto del cretino di turno e... Internet... si è popolata di gente che ignora cosa sia il rispetto per il prossimo tanto quanto ignora le più semplici regole della buona educazione come, ad esempio, salutare quando si inizia e si termina una conversazione con qualcuno. Ti contattano, iniziano a parlare e a fare domande come se gli interessassero le risposte, mostrano un finto interesse e poi... puff... svanite. Svanite non perchè abbiano avuto un qualche problema tecnico ma semplicemente perchè per loro il PC è un giocattolo, un passa-tempo, e non capiscono che dall'altra parte del monitor non c'è un programma ma una PERSONA. Cose futili come la condivisione di immagini vengono presentate come l'ultima moda da provare assolutamente per stare al passo con "gli altri"... e l'utilizzo delle parole per lo scambio di opinioni viene ridotto ai minimi termini anzi... MINIMISSIMI se consideriamo tutte le abbreviazioni barbariche che subisce la nostra bella lingua (vedi TVT, TVTB, TVTTTMTB, ecc.).