Voci di Donne

SPOSE CHE SI DANNO FUOCO


Ho letto questa cosa e sono rimasta molto colpita, ve la racconto, perchè chi come me non lo sapeva, o almeno non immaginava l'entità del fenomeno, si fermi un attimo a pensare a cosa accade nel mondo a tante donne. Volevo parlarvi di spose che si danno fuoco, donne vendute al marito per un pugno di dollari, 1200/1300 questa è la cifra, questo è quanto valgono, quanto vale una donna, e la sua vita in Afganistan, più precisamente nella zona di Herat, dove nell'ultimo anno circa 200 spose sono state ricoverate, una media di 3 settimana. Qualcuna come Mumtaz si è cosparsa di cherosene il giorno delle nozze, ha 17 anni anzi aveva....non ha visto l'alba del giorno dopo, è arrivata in ospedale senza nemmeno un lembo della sua pelle non ustionato, altre come Zahara di almeno 14 anni, dopo essere stata data in sposa ad un uomo di 60 anni, già sposato con due figli, ha deciso di porre fine alla sua vita matrimoniale versandosi addosso l'olio per cucinare e dandosi fuoco. Cosa spinge tante donne ad emularsi, a compiere questi gesti così estremi, in paese dove ci hanno detto che qualcosa è cambiato? Si racconta che si vedono meno burqua in giro, forse perchè si dimenticano di dirci che per strata le donne non escono, solo le vedove o le mendicanti. Le altre prigioniere in casa, in balia di mariti violenti, di una gerarchia fatta di suocere, cognate, a cui è vietato incontrare i parenti, a volte è vietato anche guardare la televisione. E può sembrare assurdo ma è proprio vedendo le altre donne alla tv, che in queste giovani donne si inizia a insinuare il desiderio di libertà, di poter vivere...un vita dignitosa, dove non gli è vietato percorrere pochi metri per vedere una sorella, dove non gli è vietato provare amore per un uomo, dove l'unione non proviene da una mera vendita, come si fa con gli animali. Perchè si danno fuoco? Perchè non hanno altro mezzo per uccidersi, e non sanno che possono divorziare, quasi tutte analfabete senza nessun rapporto con le leggi, nell'ignoranza più completa dei loro diritti, i talebani impedivano alle ragazze di studiare. Sicuramente non vogliono morire, è solo una disperata richiesta di aiuto,un urlo....una ribellione estrema, un urlo che non viene ascoltato, molte non vengono nemmeno portate all'ospedale, ma agonizzano in casa piene di ustioni fino alla morte, altre vi giungono ma ci rimarranno molto poco prima di morire in preda ad atroci dolori. Il 20% che sopravvive, orrendamente deturpata, verrà riconsegnata al marito e forse rimpiangerà tutta la vita di non essere morta, qualcuna aiutata da associazioni come L'Organizzazione dei diritti delle Donne di Herat, otterrà il divorzio, ma si sentirà " brutta, infelice e senza futuro" come dice Zahara " e spero che il mio gesto sia utile ad altre ragazze" Parlarne sarà il primo passo per ascoltare il loro grido disperato di aiuto, è utopistico pensare che tutto possa cambiare domani, ma che almeno il loro gesto non sia stato vano, è una speranza che non possiamo togliergli. sissu